Culture

“La lunga storia dell’Aids riguarda tutte e tutti”, esce il nuovo documentario di Smk

Il primo dicembre nelle sale “I’m still here”: la regista Cecilia Fasciani ripercorre i dieci anni di Plus, prima organizzazione di persone lgbt+ sieropositive in Italia.

18 Novembre 2021 - 12:40

“A dieci anni dalla sua nascita, nonché a quaranta dalla prima diagnosi di Hiv/Aids, l’associazione Plus Persone lgbt+ Sieropositive di Bologna racconta la sua storia, che si intreccia con quella del movimento lgbt italiano, ripercorrendo le vicende del siero-attivismo in Italia”. È il tema di I’m still here, documentario diretto da Cecilia Fasciani (Il cammino più lungo, Io prometto), prodotto da Smk Factory e distribuito nelle sale da OpenDdb.

“La lunga vicenda di Hiv è una storia che riguarda tutte e tutti – racconta Fasciani – Dopo la fine della fase drammatica degli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso non si è riusciti come società a ragionare, interrogarsi e rielaborare collettivamente i grandi cambiamenti e gli sviluppi della storia della pandemia, e del suo impatto che ha avuto sulla vita delle persone da un punto di vista sociale e politico. Mancanze che si riscontrano anche oggi, ripetutamente, nel bel mezzo di una nuova pandemia, quella da Covid-19”.

Spiega inoltre Smk Factory: “Dieci anni fa, nel 2011, a Bologna nasce Plus, Persone lgbt sieropositive, la prima organizzazione italiana e network di persone lgbt+ sieropositive. Quarant’anni fa, precisamente il 5 giugno del 1981, nel Centre for Disease Control di Atlanta, Stati Uniti, veniva riconosciuta per la prima volta la malattia che sarebbe stata chiamata sindrome da immunodeficienza acquisita o Aids. I’m Still Here racconta le storie di questi anniversari, grazie alle voci dell’associazione Plus – Persone Lgbt+ sieropositive. Le vicende dei protagonisti, intrecciate con la storia del movimento Lgbt, vengono ripercorse da un punto di vista storico, sociale e politico ed arricchite da prezioso materiale d’archivio. Bologna è il luogo eletto del racconto, la città in cui le vicende passate e contemporanee si intrecciano nelle immagini del film, uno spazio urbano che ancora oggi assume un ruolo di rilievo nelle dinamiche politiche nazionali – dalla nascita del Circolo XXVIII Giugno fino alla presa del Cassero in Porta Saragozza nel 1982, e la fondazione di Arcigay nel 1985”.