Gli studenti delle scuole superiori oggi in piazza contro Governo e Buona scuola, in contemporanea con le altre città della penisola. Nel mirino anche il Comune e la sua battaglia contro la musica dei collettivi.
Due cortei degli studenti medi hanno attraversato la città questa mattina per manifestare contro le politiche del governo Renzi sulla scuola. La manifestazione indetta dal Collettivo autonomo studentesco era aperta da uno striscione che recitava: “La generazione ingovernabile torna nelle strade. Cacciamo il Governo Renzi”. Dopo aver percorso via Irnerio, il corteo ha attraversato i viali fino a porta San Vitale, e successivamente si è diretto verso l’Ufficio scolastico regionale di via de’ Castagnoli, protetto da un cordone di Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa, che è stato sanzionato col lancio di vernice rossa. Stessa sorte è toccata a due filiali cittadine della banche Unicredit e Bper.
Partecipato da alcune centinaia di persone, il corteo del Cas ha concluso il percorso in piazza Maggiore, dove si è poi svolta un’assemblea pubblica a cui hanno preso parte anche gli studenti scesi in piazza con il secondo corteo della giornata, organizzato dall’associazione studentesca Link e dal collettivo Cseno: anche in questo caso più di un centinaio di studenti superiori e universitari sono partiti in corteo da piazza San Francesco, per promuovere le ragioni del ”no” al referendum costituzionale e protestare contro la buona scuola. La manifestazione, la cui testa portava uno striscione con la scritta “Ora basta, decidiamo noi”, ha attraversato via Ugo Bassi e si è poi conclusa nella piazza cittadina. Fra i temi discussi, il referendum costituzionale e la detestata riforma della scuola. Per gli attivisti, la riforma non fa altro che produrre caos negli istituti, dovuto alla mancanza e al trasferimento di molti docenti in altre parti d’Italia, istituisce un eccessivo potere attribuito alle figure dei “presidi-manager”, e consente l’ingresso dei privati nelle scuole, al fine di condizionare la didattica per interessi particolari, come dimostrano i progetti di alternanza scuola-lavoro, visti come potenziali forme di sfruttamento di manodopera da parte delle aziende.
Il collettivo Cas accusa anche il Comune, il sindaco Merola e il Pd cittadino di “odiare i giovani di questa città”. Il riferimento è alla polemica e alle iniziative repressive che Palazzo D’Accursio vorrebbe attuare dopo la festa di piazza Aldrovandi delle scorse settimane, organizzata dallo stesso Cas. A conclusione della mattinata, dalla propria pagina facebook il collettivo lancia un nuovo appuntamento per le prossime settimane, al fianco dei lavoratori della logistica in lotta: “Anche oggi la generazione ingovernabile si è fatta sentire e ha ribadito il suo grande NO al governo Renzi, che non fa altro che distruggere la scuola pubblica con le sue inutili riforme! Rilanciamo, dunque, con forza la prossima data del 21 ottobre, in cui è stato indetto uno sciopero metropolitano logistico e dove noi studenti non faremo mancare la nostra voce!”