La segreteria regionale del sindacato fa “mea culpa” rispondendo alla lettera di Clara che Zic ha pubblicato alcuni giorni fa. Il tema finisce sulla stampa mainstream. Uil: “Qualche cretino c’è sempre”.
Ebbene sì. Ci sono “rigurgiti sessisti” che emergono dalle piazze della Cgil. Ad ammetterlo è lo stesso sindacato, rispondendo alla lettera di Clara che Zic.it ha pubblicato alcuni giorni fa. Una denuncia capace di scoperchiare un vaso di Pandora, visto che tra ieri e oggi la notizia è stata ripresa dalla stampa mainstream, anche a livello nazionale. Alla Cgil va dato atto, per una volta, di non aver tentato improbabili smentite: il “mea culpa” è messo nero su bianco. “La tua lettera fa male come fa male sentirsi dire che durante una manifestazione grande, difficile, riuscita della Cgil- scrive la segreteria regionale della Cgil- qualcuno non abbia avuto di meglio da fare che pensare al colore dei tuoi capelli o alla dimensione della tua gonna”.
Quelli denunciati da Clara sono “sì, sono atti sessisti, ingiusti ed iniqui. E non e’ solo dispiacere, ma anche rabbia il sentimento di chi ti scrive”, continua la risposta, perche’ la Cgil “e’ di tutti, uomini e donne, nessuno escluso” e “ognuno ha diritto di starci con la sua sensibilita’, con la sua identita’ e la sua dignita’. Il percorso verso la parita’ di genere non e’ privo di ostacoli e la tua lettera sta anche li’ a dimostrarlo”. Dunque, “non lasciare che l’errore di qualcuno getti un’ombra sulla tua voglia di vivere e di partecipare alla vita pubblica e a quella della Cgil. Accanto a chi ti ha apostrofato cosi’- conclude la segreteria- ci sono tanti uomini e tante donne che ti chiedono di esserci, di lottare insieme anche per superare questi rigurgiti sessisti”. Anche la Uil ammette che “il tema esiste”, ma minimizza: quella di cui parla Clara “è maleducazione, è una cultura sbagliata ma non è certo una prassi. Qualche cretino lo trovi sempre, ma questo non vuol dire che siamo tutti cretini”.