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Imola, in presidio contro la Lega: “Cestina il razzismo!”

Ieri iniziativa di controinformazione di Imola Antifascista contro il Carroccio e “le derive fascistoidi del Governo, peggiori di quelle di Maroni. E intanto si scivola verso un sempre più ‘sottinteso’ stato di polizia”.

31 Marzo 2017 - 09:29

Ieri pomeriggio a Imola contestazione contro “le strumentalizzazioni della Lega Nord” e contro la rincorsa sui medesimi temi a firma Pd, dimostrata dai provvedimenti contenuti nel decreto Minniti in approvazione in questi giorni in parlamento. Gli attivisti di Imola Antifascista hanno indossato e attaccato nei pressi del presidio leghista alcuni volantini che recitavano: “Non creare degrado: il razzismo buttalo negli appositi contenitori, non lasciarlo per le strade!”, con raffigurata una figura umana stilizzata che getta il simbolo del partito di Salvini nella spazzatura.

Dopo l’iniziativa, dagli antifascisti è stato diffuso un comunicato  che riporta “alcune riflessioni sul concetto di ‘sicurezza’ e sull’uso politico della parola ‘degrado'”: “Maggiori ‘controlli e decoro’ a favore di tutti; la sicurezza come un ‘nuovo bene pubblico’, così viene descritto nelle proposte del pacchetto targato ministro Minniti (Pd). Tutti chi, ci chiediamo? La sempre più evidenti strette repressive e securitarie targate Pd e caldeggiate dall’altra sponda (Lega Nord) non fanno che riportarci alla solita riflessione: ordinanze locali e decreti nazionali non fanno che reprimere e tentare di nascondere condizioni di povertà o marginalità causate dalle politiche di precarizzazione dell’esistente (lavoro, casa, sanità e welfare). Per risolvere i problemi delle aree metropolitane che si fa? Politiche sociali più incisive volte all’inclusione e al benessere comune? No certo, avanti con sanzioni, telecamere e allontanamenti per l’accattonaggio invasivo e per chi si prostituisce, daspo urbano e multe per gli spacciatori e chiunque danneggi il ‘decoro’. Il richiamo al decoro urbano è significativo: ciò che conta è che le città diventino pulite e asettiche vetrine di beni di consumo, percepite sicure e tranquille per il cittadino che spende, lavora, tace. Avete notato come si moltiplicano i centri commerciali ultimamente mentre le città vengono ‘riqualificate’? La cementificazione non è mai un problema? Per chi ha memoria, le attuali derive legislative fascistoidi sono addirittura peggiori di quello emanate a suo tempo dal leghista Maroni. E intanto si scivola verso un sempre più ‘sottinteso’ stato di polizia, per la sicurezza, di tutti”.