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Il Motor Show? “Bene che non ammorbi più la città”

Wu Ming esulta per l’annullamento della “ignobile” manifestazione fieristica, “che ci sembrava celebrare un oggetto in declino”. Con qualche anno di distanza, “l’attacco psichico di Luther Blisset ha funzionato”.

10 Ottobre 2013 - 19:06

Il Motor Show? “Una manifestazione che ci sembrava celebrare un oggetto in declino. Noi siamo molto contenti che non ammorbi più la città”. Wu Ming 2 commenta così l’annullamento della prossima edizione della kermesse, che era in programma per dicembre. “Se si fa una ricerca su Google immagini, si capisce perchè il modello di questa iniziativa crollato. Non è solo la crisi auto, ma anche di un certo modo di vendere le auto, attraverso il binomio donne e motori”, continua lo scrittore, nel corso di un’intervista a Radio Città del Capo: quello che è successo può essere, quindi, “un inizio per pensare anche ad altro”. Già ieri mattina i Wu Ming avevano esultato, su Twitter, per la cancellazione del Motor Show attribunendone il merito a Luther Blisset, primo pseudonimo utilizzato dal collettivo di scrittori: “L’attacco psichico funziona. Luther Blisset rivendica con orgoglio la vittoria postuma contro l’ignobile Motor show”. Cos’è un attacco psichico lo ha ricordato oggi Wu Ming 2: “Trovarsi in svariate persone in un luogo o sincronizzarsi in un altro modo per concentrare le energie psichiche contro un obbiettivo che suscita riprovazione e odio, perche’ crolli. Ne conducemmo svariati negli anni ’90 con Luther Blisset”.