Ieri manifestazione serale a sostegno dei diplomati magistrali che la recente sentenza del Consiglio di Stato esclude dalle Graduatorie ad esaurimento: “Ministero sordo, la mobilitazione non si fermerà finché non arriveranno risposte concrete”.
“Centinaia in piazza, con delegazioni di maestre e maestri di altre città”. Si svolta così a Bologna, ieri, la fiaccolata (a carattere regionale) organizzata dal Coordinamento diplomati magistrale di Bologna e dal Coordinamento lavoratori scuola Emilia Romagna per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che esclude chi ha il titolo magistrale della Graduatorie ad esaurimento. “Dopo il successo dello sciopero dell’ 8 gennaio e varie manifestazioni- hanno scritto gli organizzatori- le diplomate e i diplomati magistrali stanno continuando, su tutto il territorio italiano, a chiedere a gran voce un intervento politico del Governo che ponga rimedio alla sentenza del Consiglio di Stato, che dopo sette sentenze positive passate in giudicato, ha improvvisamente cambiato la sua posizione affermando che i diplomati magistrali non sono idonei a permanere nelle Graduatorie ad esaurimento. In tal modo il Consiglio di Stato ha sancito l’imminente licenziamento di 60.000 maestre e maestri che da decenni lavorano nel mondo della scuola garantendo a tutti i bambi d’Italia il diritto all’istruzione. Il Miur si è dimostrato ‘cieco’ e ‘sordo’ alla richiesta delle maestre e dei maestri di intervenire pertanto la mobilitazione non si fermerà finché non arriveranno risposte concrete”. Da questo è nata la decisione di promuovere la fiaccolata, che all’insegna dello slogan “La maestra non si tocca!” si è svolta da piazza delle Medaglie d’oro a piazza Maggiore, con l’obiettivo di “far sentire la propria voce per chiedere una scuola che garantisca la continuità e che sia veramente buona”.