Acabnews Bologna

E la Feltrinelli s’arrabbia

Sulla pagina Facebook “La Feltrinelli Bologna” è apparso un post sulla presentazione del libro di Minniti, in cui si parla del Pd come “nostro fedele finanziatore”. Irritata la reazione della catena di librerie.

28 Novembre 2018 - 18:08
(i due post su Facebook)

“Ci dissociamo pertanto completamente da ogni contenuto pubblicato su questa pagina riservandoci di tutelare il nostro marchio nelle sedi competenti”. Non l’ha presa bene la Feltrinelli dopo che in giornata su una pagina Facebook denominata “La Feltrinelli Bologna” è apparso un post, molto letto e commentato, che fa riferimento alla presentazione del libro di Marco Minniti, “Sicurezza è liberta”, che si è svolta ieri sera nel punto di vendita di piazza Ravegnana con annessa contestazione da parte del collettivo Hobo. “Precisiamo che il profilo in questione è assolutamente ‘fake’ e che non risponde a nessun profilo del Gruppo”, si è trovata costretta a dover precisare formalmente la Feltrinelli.

Ma cosa dice il post, presentato come “comunicato ufficiale” e firmato “Il direttore”? Ecco il testo: “Il consiglio direttivo de ‘la Feltrinelli” di p.zza Ravegnana sente il bisogno di prendere parola sui fatti occorsi nel tardo pomeriggio di ieri. Alle ore 18, come previsto, abbiamo ospitato la presentazione dell’ultimo libro dell’ex ministro Minniti, accompagnato dal professor Panebianco, dal deputato Pd De Maria e dal monsignor Zuppi. Perché abbiamo invitato Marco Minniti? Marco non è solo un ex ministro, è anche e soprattutto un dirigente di punta del Partito Democratico, nostro fedele finanziatore. Il nostro rapporto con questo partito è ormai decennale: possiamo dire che se siamo ancora qui, a disposizione di tutti i bolognesi, è perché il Pd ci paga. E noi gliene siamo grati. Ma Marco è anche uno scudiero della nostra idea di mondo: un mondo senza disturbatori, un mondo ordinato e senza tutte quelle persone (di solito nere) che vengono a degradare la nostra città. Dobbiamo oggi stringerci attorno a Minniti, perché forze oscure stanno cercando di rubare il suo prezioso lavoro da ex-ministro. Stiamo parlando di Salvini che grazie all’impegno del nostro Marco, sta vivendo di rendita. Se oggi Salvini può fermare i barconi è grazie a lui, grazie al Pd. Grazie a noi. Dobbiamo dirlo! I disordini accaduti fuori dalla nostra libreria dimostrano che chi oggi contesta, sobilla e ci attacca è mosso da grande invidia. Fonti della polizia ci dicono che lo fanno perché non riescono a pagare i nostri libri. E ci mancherebbe. A non tutti è data la possibilità di leggere i nostri libri. Di certo non a chi, senza mezzi, vive ai margini della società, non è stato in grado di trovare un lavoro redditizio o vivacchia grazie alla disoccupazione. Ci fate ribrezzo, pezzenti. Si fa un gran parlare di libertà di espressione. Noi, come libreria diffusa in tutto il Paese, abbiamo sempre avuto un’idea chiara in merito: la libertà di parola dipende dallo spread. È evidente che oggi non potete permettervela. Infine vorremmo esprimere il nostro più sincero ringraziamento alle forze di polizia, alle quali devolviamo mensilmente una parte dei nostri ricavi per occasioni come queste. Ok i libri, ma l’educazione si fa soprattutto col manganello! Grazie ragazzi. Continuate a seguirci, continuate a leggerci, continuate a difendere il Pd o saremo invasi da neri, lavoratori che non arrivando a fine mese non fanno girare l’economia e quelli che si lamentano perché – dicono – hanno perso il lavoro. Solo questo partito può farci uscire da questo pantano”. Postilla finale: “Seguite le nostre offerte di Natale e venite a fare la tessera fedeltà. Dall’anno prossimo vale anche come tessera del Partito Democratico”.