Gli accertamenti riguardano gli anni dal 2007 al 2010. Per due milioni sui sei del totale bisognerà attendere l’esito del ricorso presentato dall’azienda.
Assumono dimensioni sempre più consistenti le contestazioni mosse dall’Agenzia delle entrate all’ex Atc di Bologna: gli accertamenti ammontano ad un totale di circa sei milioni di euro, sono quattro e riguardano altrettante annate (2007, 2008, 2009 e 2010). Del totale, pero’, due milioni dovranno essere pagati solo in caso di soccombenza nel ricorso presentato dall’azienda, che si dice “ottimista” sull’esito.
Ma, in caso, chi dovrà pagare? Di recente, infatti, la vecchia Atc si è fusa con le Fer dando vita a Tper, l’azienda che attualmente gestisce il trasporto pubblico locale anche a Bologna. Atc non è sparita e ad oggi si occupa di sosta, anche se il destino sembra quello dello scioglimento dell’azienda. Il primo accertamento da 1,4 milioni e’ in capo ad Atc e poi “vedremo”, ha detto oggi in Comune il presidente di Atc sosta, Claudio Claroni.
In tutto questo, Tper spreca denaro nel lancio di campagne contro chi non riesce a pagarsi il biglietto e viene definito un “evasore”. Un paradosso grande quanto un bus.