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Coopservice, Cub: “Il tavolo con l’Ateneo? Solo tempo perso”

Ieri il sindacato di base ha incontrato i vertici dell’Alma Mater: “Nulla di nuovo. I lavoratori discuteranno e decideranno le prossime mosse. Così è inaccettabile”.

31 Maggio 2014 - 15:18

Tavolo tecnico Flaica-Università sugli appalti Coopservice: ma con che faccia…

Sciopero Coopservice - © Michele LapiniUn tavolo:  tecnico serve a studiare ipotesi di risoluzione di problematiche aperte!

Questo oggi (ieri, ndr) non è avvenuto!

Oggi (ieri, ndr) si è tenuto il tavolo tecnico tra Flaica-Cub e Amministrazione universitaria… Presenti al tavolo i lavoratori di Flaica, il professor Ferrari, il dott. Colpani, la dotteressa Passarini. Il dott. Colpani, copo circa 20 minuti saluta e se ne va… dopo 5 minuti se ne va anche la dottoressa Passarini (se ne vanno i tecnici)….. Dopo cinque minuti arriva il professor Nicoletti.

L’interlocuzione è solo con il professor Ferrari che sostiene:

· l’Ateneo discute solo con Coopservice interlocutore privilegiato (sic!);
· l’Ateneo non seguirà le scelte delle altre università che bandiscono direttamente servizi che in Consip non ci sono garantendo retribuzioni adeguate alle professionalità (dai 9 euro ai 10,50);
· i bandi degli altri atenei sono passibili di vizi di legittimità;
· ad oggi la rilevazione delle mansioni dei lavoratori delle portinerie in appalto non è finita e l’Università non ha chiaro quali siano le mansioni dei lavoratori;
· i tempi della rilevazione non si conoscono e Ferrari si è impegnato a contattare Flaica martedì prossimo;
· l’Ateneo inoltre sostiene che Coopservice sostiene che i contratti applicati sono giusti e che tutto sia in regola;
· l’Ateneo farà uno sforzo per cercare di integrare lo stipendio dei lavoratori delle portinerie come ha fatto per Palazzo Paleotti;

Nulla di nuovo quindi… e perchè abbiamo perso tempo in un tavolo tecnico e soprattutto perchè, come aveva detto Ferrari, servirà un tavolo sindacale? Ma soprattutto come fa l’ateneo a non sapere cosa fanno i lavoratori delle portinerie che lavorano da almeno 15 anni? Con quali criteri ha comprato i servizi? E soprattutto come mai sostiene di spendere come prima del 2011 (per le portinerie) senza comprare, da allora, l’assistenza tecnica che prima invece era garantita? Come fa a sostenere che per Palazzo Paleotti non sta risparmiando nemmeno un centesimo se la tariffa di Consip è inferiore di almeno due euro a quanto veniva pagato a Team Service che ovviamente garantiva anche l’assistenza informatica? Sta pagando più della tariffa di Consip? E in che modo? Fuori appalto? Non è un caso che, anche a fronte di un accesso civico, art. 5 L. 33/2013 (anticorruzione) non abbia ancora fornito le informazioni sul quantitativo di ore comprate, le tariffe pagate e quant’altro sarebbe utile a comprendere meglio tutta la situazione ed avere finalmente un quadro preciso.

Mancanza di trasparenza, acquisti di servizi non adeguati all’attività didattica, rapporti privilegiati con Coopservice (cooperativa mutualistica?) e con le parti sindacali e quant’altro ci fanno pensare che l’università non stia decidendo per quelle che sono esigenze istituzionali, ma che qualcosa d’altro determini gli acquisti!

L’apertura dell’Ateneo e la convocazione del tavolo tecnico ci aveva fatto sperare in risposte vere ma il tavolo tecnico ha dimostrato, ancora una volta, che non si stanno studiando soluzioni ma si sta procedendo solo ad un braccio di ferro tra interessi… che non sono certo quelli di fornire un adeguato servizio agli studenti e una adeguata retribuzione ai lavoratori!
Dove arriva l’autonomia del Rettore e dove invece qualche altro interesse ne determina le scelte?

I lavoratori discuteranno e decideranno le prossime mosse… così è inaccettabile!

Flaica-Cub