Sei anni per un agente dell’ufficio immigrazione che minacciava problemi con il permesso di soggiorno alle donne migranti che rifiutassero di avere rapporti con lui. Dovrà risarcire 20.000 euro a una vittima.
Sesso per non bloccare le pratiche per il permesso di soggiorno. Il tribunale di Bologna, che ha preso in esame diversi episodi tra il 2009 e il 2012, ha riconosciuto colpevole del reato di concussione sessuale l’assistente capo della Questura, 47enne originario di Cesena, arrestato un anno fa a seguito della denuncia di quattro vittime. L’uomo nel corso dell’anno è passato dal carcere ai domicilari, e tutt’ora è sottoposto a obbligo di dimora e sospeso dal servizio. Ricorrerà in appello contro la sentenza di oggi.
La condanna a sei anni e otto mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici sospesa fino a sentenza definitiva, è arrivata al termine del rito abbreviato. A una donna, parte civile nel processo, l’agente dovrà risarcire 20.000 euro.