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Concussione sessuale, condannato poliziotto

Sei anni per un agente dell’ufficio immigrazione che minacciava problemi con il permesso di soggiorno alle donne migranti che rifiutassero di avere rapporti con lui. Dovrà risarcire 20.000 euro a una vittima.

21 Marzo 2013 - 17:45

Sesso per non bloccare le pratiche per il permesso di soggiorno. Il tribunale di Bologna, che ha preso in esame diversi episodi tra il 2009 e il 2012, ha riconosciuto colpevole del reato di concussione sessuale l’assistente capo della Questura, 47enne originario di Cesena, arrestato un anno fa a seguito della denuncia di quattro vittime. L’uomo nel corso dell’anno è passato dal carcere ai domicilari, e tutt’ora è sottoposto a obbligo di dimora e sospeso dal servizio. Ricorrerà in appello contro la sentenza di oggi.

La condanna a sei anni e otto mesi di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici sospesa fino a sentenza definitiva, è arrivata al termine del rito abbreviato. A una donna, parte civile nel processo, l’agente dovrà risarcire 20.000 euro.