Hobo: “Pagano sono sempre i soliti, mentre i potenti politicanti riescono sempre a farla franca. È questa la grande differenza tra noi e loro, tra chi il cambiamento lo necessita e chi lo enuncia”.
Ieri “giovani e precari-e si sono recati-e all’Agenzia delle Entrate di Bologna, dove ogni giorno lavoratori e disoccupati sono costretti a perdere ore e ore per pagare multe, bollette e tasse varie, per protestare sulla rateizzazione concessa alla Lega di Matteo Salvini per via dei 49 milioni rubati e richiedere che tale trattamento sia riservato anche a chi si trova a dover ripagare debiti gonfiati da more e interessi. Durante l’azione abbiamo distribuito un modulo fac-simile per richiedere la rateizzazione dei debiti superiori a 5 euro”, racconta Hobo in un comunicato. “Tante storie si intrecciano in quella sala d’attesa, ma le reazioni agli interventi hanno dimostrato come sia comune la condizione della maggior parte delle persone presenti: la costrizione a pagare per evitare sfratti, pignoramenti o ulteriori more, spesso per leggi inventate dai politici per i propri interessi, nonostante redditi spesso insufficienti; ma soprattutto la consapevolezza che a pagare siano sempre i soliti, mentre i potenti e ricchi politicanti riescono sempre a farla franca. È questa la grande differenza tra noi e loro, tra chi il cambiamento lo necessita e chi solamente lo enuncia. Quella di oggi è stata solo la prima azione: torneremo ancora all’Agenzia delle Entrate e in tutti quegli uffici che ci tartassano di continuo, perché da oggi anche noi pretendiamo di pagare i debiti quando e come vogliamo!”.