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Bibliotecari Salaborsa: “Domenica, lavoro inutile”

Lettera aperta dei lavoratori: le aperture festive sono un flop, “l’intento è fornire un servizio reale ai cittadini o piuttosto mantenere la facciata di una promessa elettorale?”.

20 Marzo 2013 - 13:08

“I soldi donati da Hera potrebbero essere spesi meglio”. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione di 26 bibliotecari in merito alle aperture domenicali della Biblioteca Salaborsa. Hanno scritto una lettera alla cittadinanza, dove interrogano l’amministrazione sulla reale utilità del servizio festivo, per il quale, come si è appreso di recente, vengono spesso precettati da ordini di servizio.

Finanziata con un contributo di  Hera, l’iniziativa sperimentale -ma prorogata- delle aperture domenicali fa registrare un vero e proprio flop per quanto riguarda i volumi di prestiti e restituzioni. I lavoratori continuano sottolineando come, pur sottraendo tempo al monte ore infrasettimanale, il servizio domenicale risulti di qualità discutibile: “Il numero minimo di bibliotecari presenti in un pomeriggio di apertura infrasettimanale è, normalmente, di 13 persone. Quello previsto per le domeniche è di sole 4: è evidente a chiunque che la qualità del servizio non può essere mantenuta di domenica”.

Ci si chiede, dunque, “se l’intento dietro a questo progetto sia quello di fornire un servizio reale ai cittadini o quello di mantenere la facciata di una promessa elettorale”, visto che uno dei punti più importanti del programma di Virginio Merola riguardava proprio l’apertura alla domenica di Salaborsa.

Sono diverse, infine, le proposte che arrivano dai lavoratori su come impiegare meglio le risorse: utlizzare questa somma per la riapertura al lunedì pomeriggio? Rinnovare il parco prestiti (comprare nuovi DVD e libri)? Oppure investire sulla sicurezza infrastrutturale delle biblioteche di quartiere, duramente provate dagli effetti del terremoto?