Ai domiciliari una 46enne di San Lazzaro titolare di quattro cooperative e società. Padrone di merda: “Segnalavamo situazione da anni. Ma ora chi penserà alle persone rimaste senza lavoro?”.
Avrebbe approfittato dello stato di necessità di lavoratrici migranti, oltre 300 nel corso degli anni, pagandole compensi irrisori per mansioni da badante, stipulando contratti a progetto per mascherare rapporti di lavoro subordinati. Avrebbe negato le ferie e omesso di pagava i contributi. Tutt’altro che irrisorie, invece, le tariffe che erano chieste per assistere gli anziani bisognosi di cura. Sono le accuse in base alle quali è stata arrestata una 46enne di San Lazzaro, amministrative di quattro cooperative e società attive nel bolognese, indagata dalla Procura per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e da oggi in custodia cautelare ai domiciliari.
“Da un anno segnaliamo questa situazione – scrive Il padrone di merda – e mentre sindacati e Comune se ne fregavano, siamo stati più volte davanti alle loro sedi facendo sapere a tutti le truffe di questa ennesima cooperativa dello sfruttamento. Ora che finalmente qualcosa si è mosso chi penserà ai 300 lavoratori? Alle decine di migliaia di euro che la cooperativa deve dare e alle persone rimaste senza lavoro?”.