Più 2.500 euro di risarcimento e 2.000 euro di spese processuali. La 27enne è andata a processo per oltraggio a pubblico ufficiale: i fatti si riferiscono al 27 aprile 2015, quando il collettivo Hobo si presentò alla Festa dell’Unità in Montagnola per contestare l’allora ministro Poletti.
Condanna a quattro mesi (con pena sospesa e non menzione nel certificato del casellario giudiziale) ad una delle/i attiviste/i che il 27 aprile 2015 si presentarono in Montagnola su iniziativa del collettivo Hobo per contestare l’allora ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, invitato alla Festa dell’Unità che si svolgeva nel parco: la 27enne era accusata di aver insultato un poliziotto, quindi di oltraggio a pubblico ufficiale. Oltre ai quattro mesi, l’attivista è stata condannata ad un risarcimento di 2.500 euro nei confronti dell’agente e al pagamento di 2.000 euro di spese processuali. Nei suoi confronti era stato emesso un decreto penale di condanna, ma a seguito dell’opposizione presentata dall’imputata il giudice aveva disposto il giudizio immediato, che si è ora concluso con la condanna.
Dopo l’ingresso dei contestatori nel parco, “celerini e carabinieri- scrisse Hobo quel giorno- si sono gettati all’inseguimento di compagne e compagni, aggredendo e pestando in modo brutale chi veniva buttato per terra. Un compagno è stato violentemente manganellato alla testa, riportando un taglio profondo e perdendo abbondantamente sangue. Le cariche e le minacce (al grido di ‘vi ammazziamo’ e ‘froci di merda’) sono continuate per tutto il parco e sulle scale, mentre le forze dell’ordine cercavano di allontanare i giornalisti”.