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“Assorbenti gratis per tutte”, blitz in un supermercato e in ateneo

Laboratorio Cybilla: “Il nostro sangue esiste, non ci basta che l’iva sia ridotta al 10%”. In un video diffuso sui social attiviste mettono a soqquadro gli scaffali di un supermercato, poi lasciano a disposizione assorbenti gratuiti nei bagni di una facoltà.

29 Ottobre 2021 - 18:29

Un corteo selvaggio per le strade del centro storico, con ingresso in un locale commerciale e poi nei corridoi dell’Università, del Laboratorio Cybilla: “Non ci basta che l’iva sia ridotta al 10%, vogliamo assorbenti gratis per tutte”. E’ quanto si legge nelle prime immagini di un video diffuso su social network dal collettivo, dove si vedono alcune attiviste e attivisti che partendo dalla zona universitaria hanno raggiunto via Irnerio, all’interno di un supermercato hanno lasciato volantini e rovesciato dagli scaffali le confezioni di assorbenti, per poi tornare in via Zamboni e mettere a disposizione assorbenti gratuiti nei bagni di una facoltà. Spiega Laboratorio Cybilla: “Fin da adolescenti ‘le nostre cose’ sono materiale nascosto, di cui vergognarci, parlare sotto voce nei bagni ‘delle femmine’, da una parte il segno della nostra fertilità e dall’altra motivo di imbarazzo: “sono sporca?’. Il nostro sangue esiste e non tolleriamo più che le nostre mestruazioni, demonizzate e invisibili, debbano pesare anche economicamente sulle nostre spalle! Non ci basta che gli assorbenti smettano di essere un bene di lusso, non ci basta che l’Iva sia ridotta al 10%, vogliamo assorbenti gratis per tutte: oggi scegliamo la solidarietà e mettiamo in comune i nostri assorbenti nei bagni dell’università, domani pretendiamo che siano gratuiti ovunque! Questo era solamente il primo piccolo passo. Infinite sono le linee di oppressione che si intrecciano sui nostri corpi e le nostre vite, incatenandoci alla norma (magra e ‘bella’, etero, cis, fallocentrica, binaria, abile). Infiniti sono i nodi che il patriarcato stringe a vincolo delle nostre esistenze: noi li vogliamo spezzare! Noi siamo e vogliamo essere autodeterminazione, libertà, oscenità! Rompiamo la norma, abbattiamo il patriarcato: per immaginare come ci vediamo venerdì 5 novembre alle 17 in via Zamboni 38!”.