Divieto di manifestare in un’enorme area del centro città. E all’esterno di questa, musica solo “a volume non alto”. Il sindaco: “Chi fa danni lo faremo pagare”. La Lega svela il bluff: “Non contestiamo più”.
In vista dell’arrivo del premier Mario Monti all’Arena del Sole (a metà di via Indipendenza) e delle contestazioni annunciate da un lungo elenco di collettivi, centri sociali, sindacati di base e altre realtà cittadine, la Questura di Bologna ha predisposto per domani un’enorme “zona rossa” nel centro della città: non si potrà manifestare, infatti, in tutta l’area compresa tra via Altabella, via Oberdan, via Alessandrini, via Irnerio, vie dei Mille, via Marconi, via Belvedere e via Montegrappa. Chi vorrà manifestare, inoltre, non solo dovrà farlo lontano dall’Arena del Sole ma anche tenendo l’eventuale musica “a volume non eccessivamente alto”.
Evidente, dunque, la scelta della Questura di alzare la tensione in attesa della giornata di domani, limitando fortemente il diritto di manifestare il proprio dissenso nei confronti delle politiche di austerity portate avanti dal Governo. In questo clima si inseriscono anche le dichiarazioni del sindaco di Bologna, Virginio Merola, che annuncia: chi domani dovesse fare “danni” nel corso delle manifestazioni, verrà identificato e costretto a pagare attraverso azioni risarcitorie.
L’iniziativa di Repubblica con Monti, intanto, scontenta anche gli ambulanti della Piazzola: per 18 di loro, infatti, il mercato domani terminerà già alle 12 perchè a quel punto dovranno smontare le bancarelle ed andarsene per motivi di sicurezza. Per gli artigiani che espongono i propri prodotti in via San Giuseppe, invece, il divieto scatta già da stasera.
Infine, si apprende che la Lega nord (come prevedibile) si è rimangiata l’intenzione di contestare Monti. Dopo aver annunciato per giorni un presidio nella giornata di sabato, oggi è arrivato il puntuale passo indietro.