Come già successo un anno fa, continuano gli sfregi fascisti sul disegno realizzato in via Manzi con la partecipazione degli ospiti del centro di accoglienza Zaccarelli. Baum: “C’è chi vuole tracciare un confine d’odio e razzismo”.
Ancora danneggiamenti di stampo fascista sul grande murale che corre lungo via Manzi, realizzato (nell’ambito del progetto ZacBaum!) con la partecipazione degli ospiti del centro di accoglienza per richiedenti asilo Zaccarelli. Croci celtiche e altri simboli della stessa natura erano apparsi già un anno fa: come documentano le foto che pubblichiamo in questa pagina, gli sfregi continuano. C’è chi evidentemente non rinuncia all’idea triste di macchiare con simboli squallidi un’iniziativa pensata per “creare spazi di incontro, immaginazione e creazione collettiva in opposizione a chi propone odio, razzismo e fascismo come unica alternativa”, come scrisse Baum un anno fa.
E oggi, questo il commento di Baum raccolto da Zic: “Quella strada, quel passaggio, è la rappresentazione del contrasto tra chi vive in quella zona e chi continuamente la segna con simboli di odio e razzismo, quasi a volerne fare un confine grafico. L’intervento del murale aveva e ha la volontà di innescare un processo di riappropriazione fisica e immaginifica dello spazio, ma le contraddizioni e i conflitti che tutti vediamo e viviamo in questo periodo, e che sempre di più si inaspriranno, continuano ad agire simbolicamente in quell’area spingendoci ad interrogarci sulla quotidianità delle periferie, oltre la retorica emergenziale”.