Sono 17 i siti a rischio esposizione all’amianto, fra questi 9 in città. La situazione più grave in via Benazza.
La denuncia in una nota diffusa ieri dall’Associazione Esposti Amianto, non nuova a questo tipo di segnalazioni a Bologna. Gli avvistamenti evidenziano “gravissimi ritardi dal punto di vista delle procedure di valutazione del rischio e dei programmi di bonifica”. Il picco di criticità in via Benazza (zona Navile, presso l’aeroporto), dove è stato avvistato da mercoledì uno sversamento abusivo di proporzioni industriali, con 25- 30 lastre esposte all’aria. Ancora da bonificare anche alcuni ex magazzini sparsi in città, in via Stalingrado, via Cignani, via Libia, via Bignardi, l’ex baracca di angiologia del Sant’Orsola, i prati di Caprara e l’ex caserma in via del Parco. E se alcuni comuni – è il caso di San Lazzaro – istituiscono un fondo specifico per gli interventi di bonifica, a Bologna manca una strategia di prevenzione, come denuncia Vito Totire di AEA.
Da parte sua il Comune, per bocca dell’assessore alla sanità Luca Rizzo Nervo, si limita a rispondere snocciolando gli interventi messi in atto nei mesi scorsi, tutti riguardanti scuole ed edifici pubblici.