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Amburgo / No G20, Orazio finalmente libero

Condannato a un anno con pesa sospesa Orazio, 32enne catanese arrestato durante le mobilitazioni contro il summit. Altri tre manifestanti partiti dall’Italia sono ancora in attesa di processo.

29 Settembre 2017 - 13:04

(da Infoaut)

Dopo quasi tre mesi di detenzione, dopo innumerevoli ricorsi per sospendere la custodia cautelare, dopo 5000 euro di cauzione versata allo stato tedesco e poi rifiutata, finalmente stamattina (ieri mattina, ndr) al tribunale di Altona, ad Amburgo, Orazio è stato processato per i fatti avvenuti nelle giornate del 6,7 e 8 luglio per le strade di Amburgo, durante il G20 e, nello specifico, accusato di tentativo di lesione verso un pubblico ufficiale.

E’ stato il primo italiano ad essere processato, tra i 5 totali ancora sotto custodia cautelare , anche se ci sono già stati numerosi processi nelle scorse settimane. Cambia la nazionalità, ma l’andazzo della magistratura resta lo stesso: condannato ad un anno, anche se con condizionale. Ad oggi, non risulta nessun assolto, tra tutti i processati del G20.
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che Orazio potrà tornare in Italia, riabbracciare i propri familiari, amici e compagni.
Ma vuole anche dire che ad essere stato processato stamattina nelle aule tedesche non è stato il singolo reato commesso, ma la voglia di giovani uomini e donne, di scendere nelle strade del cuore ricco dell’Europa neoliberista, per ricordare che 20 persone che stanno sedute intorno ad un tavolo non possono e non devono potere decidere sul nostro futuro.