Riconosciuti colpevoli di omissione d’atti d’ufficio e favoreggiamento due poliziotti coinvolti nell’inchiesta per i depistaggi nelle prime indagini sulla morte di Federico.
La Corte d’Appello di Bologna ha confermato le condanne a 8 e 10 mesi per omissione d’atti d’ufficio e favoreggiamento nei confronti di due poliziotti della Questura di Ferrara coinvolti nell‘inchiesta-bis per i depistaggi nelle prime fasi di indagine per la morte del diciottenne Federico Aldrovandi. I legali dei due condannati hanno annunciato che faranno ricorso.
Il filone principale, per omicidio colposo, si è concluso pochi giorni fa con la condanna definitiva in Cassazione per i quattro agenti in servizio sulla volante che fermò il giovane all’alba del 25 settembre 2005.
Un terzo uomo della Questura estense, ai tempi dirigente della sezione volanti, condannato nel 2010 per omissione, sarà giudicato dalla Corte d’Appello il prossimo autunno. Il suo caso è dibattuto separatamente perché a differenza degli altri due non chiese il rito abbreviato.
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