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Studentesse/i in piazza contro la maturità 2022

Manifestazione da piazza dell’Unità a piazza Liber Paradisus per contestare le modalità stabilite dal ministero per l’esame. Osa: “Reinserire la tesina interdisciplinare, come elaborazione personale del percorso di studi dello studente che deve poter sviluppare un proprio pensiero critico”.

04 Febbraio 2022 - 15:02

Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi per l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, studentesse/i di nuovo in piazza a Bologna: questa volta contro l’esame di maturità 2022. Il collettivo Osa ha promosso un presidio che si è svolto oggi in piazza dell’Unità e dal quale si è mosso un corteo che ha raggiunto la sede del Comune in piazza Liber Paradisus, protestando contro la volontà del Governo di ristabilire “una normalità malata perchè ha delle radici marce e non è coerente con i tempi e i modi con cui la scuola sta andando avanti in questi anni”, caratterizzati dalla pandemia. “Non vogliamo che questa maturità venga svolta così, lasciandoci totalmente fuori dal percorso decisionale di questa scelta”, dicono le/gli studentesse/i. “Quest’anno- spiega Osa- l’esame prevede il ritorno degli scritti: il tema di italiano e la seconda prova sulla materia d’indirizzo. Rimossa la tesina interdisciplinare, unico momento, seppur minimo, di rielaborazione e esposizione un pensiero critico. Al posto della tesina Bianchi prevede una relazione di educazione civica, in cui i temi principali sono la vergognosa green economy, che nulla c’entra con un reale ambientalismo, e le competenze strategiche sul digitale. Inaccettabile ai massimi livelli è ancora una volta la presenza di una relazione sul percorso di alternanza scuola-lavoro: dopo la morte di Lorenzo il Miur prosegue senza scrupoli nel portare avanti il progetto di educazione allo sfruttamento. Dopo le continue mobilitazioni di quest anno, tra occupazioni e manifestazioni, ultime proprio quelle per l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro il governo sceglie ancora di non considerare le esigenze della nostra generazione”.

Le/gli studentesse/i scese/i piazza chiedono quindi: “Che venga reinserita la tesina interdisciplinare, come elaborazione personale del percorso di studi dello studente che deve poter sviluppare un proprio pensiero critico; che venga dato quindi spazio e priorità alla elaborazione personale soprattutto dopo due anni drammatici in cui gli studenti hanno vissuto in un costante limbo fra casa e scuola; l’eliminazione degli scritti: non si può pensare di essere in una situazione di normalità, va messo a disposizione degli studenti un piano di recupero delle conoscenze perse in questi anni, e mettere al primo posto alla nostra formazione culturale, personale, individuale e collettiva, non voti e bocciature; l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, dall’esame e dal nostro modello scolastico”.