Attualità

Egitto / Il giorno dopo il golpe

L’esercito insedia a capo del paese il presidente della Corte costituzionale. Arrestati Morsi e i vertici dei Fratelli musulmani. Folla festante in piazza Tahrir, 14 vittime negli scontri nel paese tra pro-Morsi e oppositori. E ora?

04 Luglio 2013 - 17:14
(foto da twitter @CairoScene)

Colpo di stato in Egitto. Il giudice Adly Mansour, Presidente della Corte costituzionale egiziana, ha giurato come presidente ad interim dopo essere stato designato dai militari che ieri hanno deposto l’ex Presidente. La Costituzione è stata sospesa, i militari non hanno ancora parlato ufficialmente di elezioni. Morsi si trova ora trattenuto al Ministero della Difesa e potrebbe essere perseguito. In arresto ci sono anche i leader dei Fratelli Musulmani, compresa la guida spirituale. L’esercito ha annunciato ieri la fine della presidenza Morsi, scatenando l’esultanza dell’opposizione riunita in Piazza Tahrir. Da giorni la campagna di mobilitazione del movimento Tamarrod chiedeva le dimissioni di Morsi e nuove elezioni presidenziali. I Fratelli Musulmani si sono detti pronti a sacrificare la vita per combattere “il golpe dell’esercito”. Nella notte Alessandria e altre città egiziane sono state teatro di scontri tra oppositori e sostenitori di Morsi. Quattordici le vittime, almeno 50 i feriti.

Sul fronte internazionale il Presidente degli Stati Uniti ha espresso preoccupazione chiedendo un ritorno veloce alla democrazia. In gioco c’é il futuro dell’alleanza economico-militare tra i due Paesi, ha detto Obama: economicamente parliamo di 1.200 milioni di dollari in aiuti militari e 250 milioni di aiuti economici. La Gran Bretagna si è detta invece pronta a riconoscere la nuova amministrazione e a collaborare. In Tunisia invece centinaia di persone si sono radunate ieri sera a Tunisi davanti all’ambasciata egiziana. Hanno festeggiato la caduta di Morsi scandendo slogan contro i Fratelli Musulmani e sventolando vessilli egiziani e tunisini fino a notte fonda.