Il Comune l'ha acquisita per le opere del pittore, ma ora il museo si farà altrove e per l'immobile di via Azzo Gardino, abbandonato dallo sgombero del 2003 insieme al grande cortile, non c'è un vero progetto e all'orizzonte si affacciano i privati. Il sindaco ostenta idee chiare un po' su tutto: e su questo?
Vag61 saluta l’occupazione in via Azzo Gardino: “Lunga vita all’autogestione!”
Il centro sociale sulla riapertura temporanea della Palazzina Magnani, dove quasi vent'anni fa nacque l'esperienza poi proseguita in via Paolo Fabbri: "Uno spazio vuoto da anni prima dell’occupazione nel 2003 e poi rimasto vuoto e inutilizzato, come di consueto, per altri anni dopo lo sgombero".
Ex Sani: gli “sgomberi legalitari” come le “bombe intelligenti”
La necessità dello “spazio comune” e il buco nero delle ex aree militari. La magistratura che fa politica e la politica ridotta a “scendiletto” dei potentati economici. I precedenti sgomberi natalizi e il record sancito durante l'amministrazione Merola. Il silenzio delle sardine, dei “coraggiosi” che sostengono Bonaccini e degli “artisti impegnati”.
Vag61: ”Qui siamo, qui restiamo”
Il Comune ha messo a bando l'immobile di via P.Fabbri 110 ma dopo 15 anni di progetti e iniziative "non abbiamo nessuna intenzione di chiudere i battenti" (e intanto, il Demanio vende l'edificio che fu occupato da Vag61 in via Azzo Gardino). Nello stesso avviso pubblico rientra anche vicolo Bolognetti.