Iniziativa simbolica della Rete per l’emergenza climatica e ambientale dell’Emilia-Romagna (Reca) in viale Aldo Moro: "Nonostante le buone intenzioni dichiarate, continuano i progetti energivori che rischiano di distruggere il nostro territorio". Nel pomeriggio, sempre in Regione, presidio di Extinction Rebellion: "No alle trivellazioni approvate dal ministro Cingolani".
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Le 76 associazioni riunite nella Rete per l’emergenza climatica e ambientale dell’Emilia-Romagna, che a dicembre non avevano firmato il documento di viale Aldo Moro, hanno presentato una propria piattaforma "per condividere e diffondere le strategie necessarie alla vera transizione ecologica di cui ha bisogno il nostro territorio per sopravvivere alla crisi climatica".
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La Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna replica alle dichiarazioni rilasciate dal gruppo francese che intende realizzarel'hub: "Nulla di nuovo nel consumo di suolo imperterrito e nell’aumento spropositato di emissioni". La petizione supera le 1.500 firme, anche il chimico Balzani stronca il progetto: "Ennesima cementificazione selvaggia e farà aumentare l'inquinamento".
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Il documento presentato da Bonaccini "non è all’altezza della svolta necessaria per affrontare il tema urgentissimo della conversione ecologica e del contrasto al cambiamento climatico", sostiene la Rete per l’Emergenza climatica e ambientale dell’Emilia-Romagna: "Non sono indicati obiettivi intermedi, né specificati investimenti e risorse finalizzate al raggiungimento del 100% di energie rinnovabili al 2035".