"Per un confronto aperto teso alla costituzione di un grande blocco sociale che veda tutti i soggetti coinvolti, dalle scuole d’infanzia alle università, che si batta per difendere e rilanciare il diritto all’istruzione".
Riceviamo e pubblichiamo il report dell'assemblea che si è svolta ieri, con diversi appuntamenti in calendario.
Dopo Cofferati e Delbono, anche il commissario Cancellieri ha firmato con prefetto e questore l'ordinanza che impedisce di manifestare in centro nel fine settimana. Vietata la manifestazione del 7 novembre'010 contro i tagli.
Non si ferma la mannaia contro servizi essenziali alla popolazione più debole e disagiata. Avanti di questo passo, Bologna riceverà il premio “Attila” per la distruzione del welfare municipale.
Il commissario Cancellieri ha deciso di prorogare per un anno la convenzione con le scuole d'infanzia paritarie, spendendo un milione e 55.000 euro.
Centinaia di classi bloccate a Bologna e provincia. Lo rendono noto i Cobas della Scuola, il Coordinamento delle scuole superiori e il Coordinamento precari
Report della conferenza stampa di presentazione della Giornata dei migranti in programma domenica 18 aprile'010 a Castel Maggiore.
Prosegue la protesta di Tpo, Bartleby e YaBasta! contro la scelta razzista del Commissario Cancellieri sull'accesso ai nidi per i figli dei migranti irregolari. Giovedì 15 alle 17:30 presidio e consegna dei moduli "corretti" al Comune.
Un approfondimento dell'associazione Ya Basta! sulla vicenda dei nidi preclusi ai bambini figli di migranti senza permesso di soggiorno.
Mentre i diritti diventano merce, "escludere i figli dei migranti irregolari si rivela un utile diversivo: facciamo fuori loro, intanto, mentre nel silenzio facciamo fuori tutti." Comunicato del Coordinamento Migranti di Bologna e Castel Maggiore.
Dopo il blitz in Comune, Bartleby e Tpo lanciano un mail bombing verso il settore istruzione del Comune per il ritiro del provvedimento che esclude i figli dei migranti irregolari dell'accesso agli asili.
Prosegue l'indagine sul sindaco per abuso di ufficio e utilizzo improprio di fondi pubblici. Uno dei viaggi sotto inchiesta, a cui partecipò Delbono con l'ex compagna, fu pagato dall'Ong.
