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“Siamo rivolta”, Nudm torna in strada verso la nuova manifestazione di Roma [info pullman]

“Trasformiamo i muri da barriere architettoniche in finestre su uno spazio altro, diverso, carico della nostra rabbia e del nostro amore. Non abbiamo bisogno di protettori, né di una presunta sicurezza fatta di retorica e di urla scomposte, come quelle che verranno oggi dal PalaDozza”. Sabato 23 nuovo corteo nazionale.

14 Novembre 2019 - 18:35

“Ieri notte Non una di meno ha di nuovo attraversato le strade di Bologna, dimostrando che per fermare le femministe e le transfemministe non basta chiudere gli spazi e intimare al decoro”,  si legge in un post su Facebook corredato dalle foto di un attacchinaggio avvenuto stanotte.

Si legge poi: “Siamo rivolta, ci riappropriamo dei muri delle nostre città e, con la forza del nostro immaginario, li trasformiamo da barriere architettoniche in finestre su uno spazio altro, diverso, carico della nostra rabbia e del nostro amore. Lottiamo a Bologna, la città in cui nel 2016 la street artist AliCè è stata condannata per imbrattamento proprio mentre una sua opera ‘strappata’ dalla strada veniva inserita in una mostra promossa da Genius Bononiae. Lottiamo qui e ovunque per trasformare l’esistente, dipingendo una bellezza difforme, alternativa, che impedisca a questa società di continuare a dirci chi siamo, dove dovremmo stare e chi dovremmo essere. La nostra potenza è una mano che afferra il panuelo, la nostra forza è la mano di un’altra sorella che stringe la nostra dall’altro capo del mondo, in Cile, in Iran, in Rojava e ovunque si combatta per affermare libertà e autodeterminazione”.

“Il 23 novembre – annunciano femministe e transfemministe – cammineremo ancora una volta tutt* insieme per le strade di Roma, con la stessa postura con cui attraversiamo tutti i giorni le nostre città, unite e ostinate. Chiudono gli spazi femministi, ma le femministe e le transfemministe non sono contenibili in uno spazio! Siamo marea e pertanto esondiamo, rompiamo gli argini dell’angusta quotidianità decorosa in cui ci volete relegare. Ieri la Casa delle Donne Lucha y Siesta attendeva il distacco della luce. A Roma come a Bologna e in molte altre città i nostri spazi sono sotto attacco, ma non ci spaventate: insieme il buio delle strade non fa paura, aumenta solo la nostra rabbia e determinazione”.

Prosegue il testo: “Non abbiamo bisogno di protettori, né di una presunta sicurezza fatta di retorica e di urla scomposte, come quelle che verranno oggi dal PalaDozza di Bologna e domani dalla piazza di Parma, dove, per l’ennesima volta, si tenterà di tirare fuori dal cassetto il DDL Pillon. Vogliamo Case delle Donne, vogliamo consultorie, vogliamo spazi femministi e transfemministi, e ce li prenderemo grazie alla nostra capacità di sollevazione e sovversione. Non siamo arginabili, la nostra potenza e la nostra forza cresce dopo ogni attacco, moltiplicandosi in un movimento transnazionale che si mobilita e si unisce riconoscendosi nella necessità di sconfinare e reimmaginarsi, per opporsi alla violenza patriarcale in tutte le sue forme, ogni giorno, in ogni luogo. Come abbiamo visto tante altre volte, la nostra potenza radicale e trasformatrice fa paura! A sanzionare la presa di parola e di spazio delle femministe e delle transfemministe arrivano da ogni parte le reazioni scomposte dei tutori del decoro, della patria e della famiglia. Come questa notte, quando i nostri messaggi sulle mura della città sono stati stracciati e calpestati. Pensate di fermarci? Non avete capito niente. La marea non perde la sua potenza infrangendosi contro gli scogli, e così la potenza della rivolta si moltiplicherà mille volte ancora, a Bologna, a Roma il 23 novembre, ovunque nel mondo!”

Non Una Di Meno annuncia inoltre i Fuxiabus da Bologna per il corteo a Roma: il ritrovo è alle 7 all’autostazione e alle 7.45 alla Certosa (Largo Vittime Lager Nazisti), la partenza da Roma prevista per le 20. Il prezzo è di 25€: “se non puoi permettertelo vieni lo stesso a prendere il tuo biglietto al prezzo solidale di 20€ o chiedi un rimborso totale o parziale, se puoi permettertelo: sostieni disoccupate e precarie pagando un po’ di più del prezzo intero o compra un ‘biglietto sospeso’ e paga il viaggio a un@ compagn@! “. I biglieti si possono comprare alla Libreria delle Donne di via San Felice, a Làbas in vicolo Bolognetti, a RitmoLento in via San Carso, al Lab Deriva di via Filippo Re o contattando su Facebook i collettivi Mujeres Libres e La Mala Educacion, oltre che in occasioni delle assemblee settimanali di Nudm.