Il clima della capitale visto, a caldo, da uno studente della Sapienza

Un commento da Roma

A poche ore dall'aggressione fascista alla Sapienza, un corrispondente di Zic ricostruisce la deriva che sta attraversando Roma.
29 maggio 2008 - Giacomo

A differenza di quanto si ostinano ad affermare Alemanno e le istituzioni tutte della Repubblica delle Banane, a Roma il clima è pessimo. Le aggressioni contro onesti migranti inermi vengono inquadrati come episodi d'intolleranza ma senza matrice politica. Noi invece sappiamo benissimo che gli atti d'intolleranza nei confronti di migranti, omosessuali, militanti di sinistra, una chiara matrice politica ce l'hanno: è l'ideologia fascista. A questa si aggiunga la sottocultura di riferimento che dilaga, grazie alla continua e congiunta legittimazione offerta da media e istituzioni, e il quadro è completo: in questa città può capitare di essere ammazzati perché si voleva ascoltare della musica reggae (Renato Biagetti ucciso per mano dei fascisti all'alba del 29 agosto 2006); oppure di essere aggrediti da 40 fascisti armati di spranghe,
bastoni e coltelli mentre in una serata estiva si assiste a un concerto della
Banda Bassotti a Villa Ada o mentre semplicemente ci si passeggia a Villa Ada
(28 giugno 2007); che venga assaltata la sede di un'associazione omosessuale al grido di "froci de merda" (16 aprile 2008 aggressione omofobica al circolo Mario Mieli); o ancora di essere aggrediti perché giornalista gay con l'ulteriore 'vizio' di trattare tematiche gay (23 maggio 2008) o semplicemente perché stranieri (24 maggio 2008, hanno anche tentato di far passare la devastazione di negozi come un regolamento di conti per un portafogli rubato... e probabilmente ci sono riusciti); inoltre gli insulti gratuiti ai danni di 'diversi' e anticonformisti sono all'ordine del giorno. A bestie che si rendono responsabili di questi atti di viltà, il preside della facoltà di Lettere de la
Sapienza ha concesso nei giorni scorsi la possibilità di tenere un convegno
all'interno dell'università che avrebbe avuto lo scopo di criminalizzare la
Resistenza Partigiana contro il nazifascismo (i cui valori d'altra parte sono
stati messi in discussione anche da esponenti di centro-sinistra) e di
riabilitare l'ideologia che sta dietro atti di violenza razzista, sessista e
omofobica. Il risultato è l'ennesima aggressione in pochi giorni perpetrata da
fascisti. Anche in questo caso si tenterà di nascondere la verità parlando di
rissa tra militanti di fazioni politiche opposte. Quello dei media che
insabbiano o travisano e delle istituzioni (deleterie fin ora soprattutto la
politica dell'"equidistanza" di Veltroni che ha consentito la legittimazione
politica di veri e propri covi neri come "Foro 753" e "Casa Pound" così come la
rincorsa dell'ordine e della sicurezza a tutti i costi) è un atteggiamento che
produrrà ancora altre aggressioni perché offre legittimità e agibilità politica
a soggetti che professano e praticano l'odio, la violenza e l'intolleranza
verso il diverso. La nostra risposta deve essere il netto rifiuto
dell'ideologia fascista e di tutte le pratiche ad essa conseguenti. E' per
questo che dovremo essere tosti e compatti al presidio di giovedì (ore 8,30-
facoltà di lettere) così come lo siamo stati ieri subito dopo l'aggressione nel
corteo che ha visto la partecipazione di almeno mille persone che vogliono i
fascisti fuori dall'università e da ogni città.

ROMA LIBERA! RESISTENZA ANTIFASCISTA SEMPRE!