Aggressione fascista alla Sapienza

Nel giro di pochi giorni le aggressioni di stampo fascista e razzista sono aumentate a ritmo vertiginoso: dall'assassinio di Nicola a Verona alla distruzione dei locali di migranti nel quartiere Pigneto a Roma. E stamattina la capitale è stata di nuovo teatro di violenza squadrista: una decina di studenti dei collettivi universitari della Sapienza sono stati aggrediti da una ventina di neo fascisti. Tre i feriti in modo più grave, gli altri hanno riportato tutti ferite alla testa.
27 maggio 2008 - nca Malabocca

fasci Gli studenti dei collettivi percorrevano via De Lollis per coprire i manifesti che Forza Nuova aveva attaccato durante la notte, per pubblicizzare un convegno sulle Foibe previsto per domani proprio all'interno della Sapienza, e che poi è stato annullato dal pro-rettore Frati. Dopo poco sono arrivate tre auto dalle quali sono scesi una ventina di fascisti armati di spranghe e coltelli, con i quali hanno aggredito gli studenti dei collettivi. Gli scontri sono durati più di 10 minuti, tre compagni sono rimasti feriti: uno di loro è stato accoltellato, un atro ha una spalla rotta, gli altri due presentano ferite alla testa.
Mentre i ragazzi dei collettivi venivano soccorsi e portati al pronto soccorso, gli studenti antifascisti hanno indetto una conferenza improvvisata in cui hanno denunciato da subito la matrice politica e di destra dell'aggressione vista come "un'aggressione premeditata da parte dei fascisti di Forza Nuova". Gli aggressori sono tutti fuggiti, tranne uno fermato dalla polizia, mentre nel frattempo gli altri studenti antifascisti dell'Università si sono raccolti in assemblea all'interno della facoltà di Lettere, e intanto chiedono "le dimissioni del preside Guido Pescosolido che si deve dimettere dopo aver autorizzato il convegno sulle foibe organizzato da Forza Nuova".

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