No al Materna Day

Noi le loro rette non le paghiamo

Comunicato a firma di Terre Libere, Partito Comunista dei Lavoratori, Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, Lista Reno: "Riteniamo indecente che, dentro a questa crisi profondissima e prolungata, le Amministrazioni Locali scelgano di farci pagare parte delle rette di chi sceglie la scuola confessionale e/o privata e poi sostengano che non ci sono risorse per supportare chi è più colpito dalla crisi, per risanare e sviluppare la scuola pubblica, per togliere dalla precarietà il personale insegnante e ATA delle pubbliche".
29 settembre 2009

Da una parte 1.200.000 € ca. di contributi annui del Comune alle scuole private decisi da Guazzaloca (con l'opposizione del cento-sinistra che reputava già abbondanti e più che sufficienti quelli decisi per prima in Italia dalla Regione e quelli della Provincia), poi confermati scandalosamente da Cofferati e ora da Del Bono (da sempre primo paladino dei regali al privato e alla "sussidiarietà", fin da quand'era assessore dei "democratici" [cristiani] nella giunta Vitali); dall'altra 200.000 € di stanziamento aggiuntivo per il contributo sull'affitto ai lavoratori e alle lavoratrici delle aziende in crisi.


In questi semplici numeri è descritto il motivo per cui siamo contrari a qualsiasi tipo di finanziamento alle scuole private.


Riteniamo indecente che, dentro a questa crisi profondissima e prolungata, le Amministrazioni Locali scelgano di farci pagare parte delle rette di chi sceglie la scuola confessionale e/o privata e poi sostengano che non ci sono risorse per supportare chi è più colpito dalla crisi, per risanare e sviluppare la scuola pubblica, per togliere dalla precarietà il personale insegnante e ATA delle pubbliche.

Così come riteniamo una vergogna il patrocinio concesso da Comune e Provincia alla giornata di pubblicità denominato Materna Day.


Come può l'attuale maggioranza che governa città e provincia criticare il Governo e la Gelmini che tolgono miliardi di euro alla Istruzione Pubblica mantenendo invariati (e probabilmente aumentandoli) quelli alla scuola privata, se poi concretamente applica lo stesso principio?

Come può cianciare di laicità e pluralismo nell'istruzione, quando sostiene chi chiede agli insegnanti di «vivere un´esemplare vita cristiana», a chi iscrive i propri figli di sottoscrivere «sia la Carta formativa sia il progetto educativo» e quando è noto che la gestione è per il 70% costituita direttamente da Parrocchie o Ordini religiosi?

Non dovrebbe invece - chi governa - agire concretamente affinchè chi fa una scelta diversa dall'istruzione pubblica laica e plurale garantita a tutti si paghi le proprie scelte?


Per quanto ci riguarda continuiamo a lavorare dentro e con i movimenti in difesa della scuola pubblica, della laicità e contro la precarietà di Bologna e Provincia affinchè:

- con la diserzione di tutti le cittadine e i cittadini, si realizzi il boicottaggio e l'isolamento del Materna Day

- gli Enti Locali ritirino il patrocinio a quella giornata di propaganda integralista

- non vengano confermate le convenzioni con le private in scadenza a giugno 2010 e comunque alla loro scadenza

- i fondi così recuperati vengano destinati alla lotta alla crisi e per la scuola pubblica

Terre Libere, Partito Comunista dei Lavoratori, Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, Lista Reno

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