Genitori non embedded

Lettera di una mamma sul minuto di silenzio nelle scuole

“Mai, nell'Italia del dopoguerra, ci sono stati minuti di silenzio nelle scuole per dei militari caduti in guerra, neanche per i militari uccisi a Nassiria qualche anno fa, che pure ora hanno lapidi alla memoria un po' dappertutto: questa cosa mi ricorda i racconti dei miei genitori (nati nel 1916 e 1922) sulla scuola sotto il fascismo”.


22 settembre 2009 - Antonella Selva

soldato bambino Ieri, giorno di "lutto nazionale" per "gli eroi morti in Afghanistan", sono arrivati a far fare un minuto di silenzio nelle scuole.
I miei figli sono alle elementari Zamboni e medie Guido Reni e hanno debitamente rispettato il minuto di silenzio, dall'imabarazzo che traspariva dagli insegnanti, immagino che fosse più o meno un obbligo ministeriale (dai racconti dei miei figli, il prof. delle medie ha solo detto di stare zitti in piedi un minuto senza spiegazioni, tanto che mio figlio aveva pensato che fosse già arrivato il "giorno della memoria" delle stragi naziste, mentre alle elementari le maestre hanno mandato avanti un'educatrice di sostegno all'handicap a spiegare che erano morti dei giovani che "erano andati a portare la pace in Afghanistan").
La cosa è venuta fuori alla sera guardando il telegiornale.
"Dei giovani che erano andati a portare la pace in Afghanistan"??? La bambina ha visto come erano bardati i soldati in immagini di repertorio del teatro di guerra in Afghanistan ed rimasta perplessa. Abbiamo parlato dei sanitari di emergency e dell'ospedale ortopedico italiano che opera da anni Kabul, che non è mai stato attaccato da nessuno: così si porta la pace, non è difficile da capire per un bambino.

Mai, nell'Italia del dopoguerra, ci sono stati minuti di silenzio nelle scuole per dei militari caduti in guerra, neanche per i militari uccisi a Nassiria qualche anno fa, che pure ora hanno lapidi alla memoria un po' dappertutto: questa cosa mi ricorda i racconti dei miei genitori (nati nel 1916 e 1922) sulla scuola sotto il fascismo. Un altra indicazione che si sta passando il segno. (poi perché non piuttosto per i numerosi giornalisti morti sui fronti di guerra, anche loro caduti nell'esercizio del dovere?)
Ma, e l'articolo 11 della costituizone (L'Italia ripudia la guerra...)?

Non si può chiedere che venga anch'esso letto e insegnato a scuola? Qualcuno di voi è in contatto con gli insegnanti in movimento? Il movimento anti-gelmini ha altri problemi, lo so, ma a me sembra che anche attraverso queste cose si stia ricostruendo la scuola del ventennio.
Nelle altre scuole cosa hanno fatto?