Campagna elettorale

Il PD offre firme a CasaPound?

Mazzanti dichiara alla stampa locale di aver rifiutato l'appoggio sottobanco dei democratici, interessati a indebolire Cazzola e Guazzaloca
7 maggio 2009

Abbiamo appreso dal numero di martedì scorso di un giornale locale che Massimiliano Mazzanti, esponente di spicco della formazione neofascista CasaPound Italia Bologna e candidato alle elezioni comunali con la lista Destra per Bologna - Fiamma, ha dichiarato di aver rifiutato un offerta da parte di «esponenti del PD» di un numero imprecisato di firme per la presentazione della lista elettorale, proposta indecente che sarebbe stata avanzata «perchè ovviamente a loro conviene che ci siano più candidati a destra.»

Se ciò corrisponde a verità, non si può che constatare come il Partito Democratico non perda il vizio dei suoi predecessori, DS e Margherita, di aiutare liste nere per erodere voti alle coalizioni berlusconiane. Durante la campagna elettorale per le regionali del 2005 un caso simile, su scala nazionale, riguardò vari esponenti dei due partiti (ma anche dell'Italia dei Valori), finiti sotto indagine per aver autenticato in diversi casi firme false per Alternativa Sociale, il cartello paranazista tra Forza Nuova di Roberto Fiore, Azione Sociale di Alessandra Mussolini e il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher.
Per altro, a Bologna un passo falso i democratici lo avevano già fatto, allorché un loro giovane attivista di partito, poi spinto a chiedere scusa,  aveva avuto la bella idea di portare la propria solidarietà proprio ai sedicenti fascisti del terzo millennio di CPI, incalzati dagli antifascisti mentre cercavano un luogo dove presentare un libro elogiativa del terrorista nero Concutelli.

Suonano sempre più vuoti, quando non offensivi, i richiami all'antifascismo salmodiati a ogni 25 aprile e nelle ricorrenze più varie da esponenti di quello stesso PD che, per calcolo elettorale, arriva a dare forza e legittimità a formazioni neofasciste. Di liste nere a Bologna, sulla scheda elettorale del sette giugno, potrebbero essercene fino a cinque (oltre a Mazzanti, il prete fascista Don Giulio Tam per Forza Nuova, Michele Laganà per Bologna Futura, Anna Montella per La Destra, Stefano Morselli per Destra Federale). Degli aiutini democrats non si sentiva proprio la mancanza.