Un comunicato dello spazio autogestito di via Paolo Fabbri

Vag61 con i "corsari" di Crash

Potrà tirare un sospiro di sollievo la città dell’ordine e della legalità adesso che le regole della civile convivenza sono state ristabilite: nessun rompiscatole sovversivo a due passi dal tempio del Motor show, altissima espressione di sessismo, devastazione ambientale e consumismo sfrenato; nessun locale che rompa la serenità di dieci o dodici probi cittadini dopo le 22; nessun clochard o immigrato, brutto sporco e cattivo a turbare lo shopping della brava gente.

3 dicembre 2008 - Assemblea di Vag

CRASH 8.0 ancora uno sgombero
Puntuale come il sorgere del sole, questa mattina alle 6,30, un’imponente dispiegamento di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, da sempre fiori all’occhiello della fulgida democrazia repubblicana, ha “cortesemente” messo alla porta i compagni del CRASH a neanche una settimana dalla nuova occupazione del capannone di via Donato Creti, insolitamente abbandonato da anni in attesa di nuove e mirabolanti speculazioni edilizie.
Il ripristino della sacra legalità e la difesa granitica della proprietà privata hanno avuto ragione dei facinorosi occupanti la cui criminale ostinazione ha costretto le pur riluttanti forze dell’ordine a massacrare, giustamente e doverosamente, come direbbe l’emerito presidente Cossiga baluardo e lume della democrazia degli anni ‘70, una giovane militante del Centro Sociale mandandola all’ospedale dopo averle “paternamente” aperto la testa a manganellate.
Echeggia ancora il monito, alto e severo, lanciato dalla Procura della Repubblica nei giorni scorsi contro il vile, proditorio attacco da parte dei Collettivi Universitari a colpi di uova contro i tutori dell’ordine pubblico impegnati nella tradizionale protezione della maschia e italica gioventù di Alleanza Nazionale.
- Costringeremo i soliti noti al rispetto per le forze dell’ordine – Tuonava il vertice della Magistratura cittadina.
Grazie per l’avvertimento. Avevamo già imparato a rispettare le forze di polizia alla scuola Diaz dove ci hanno tanto fatto divertire giocando a “è più dura la tua testa o il mio tonfa?” e dentro la caserma di Bolzaneto dove impazzavano le allegre torture, i canti patriottici, i timidi corteggiamenti a donne scorbutiche e recalcitranti.
Potrà finalmente dormire sonni tranquilli il Sig. Pazzaglia, noto "sciupafemmine" cittadino, proprietario del locale occupato dal Crash, oltre che della Capannina, "sorta di opera pia storico ritrovo della gioventù disagiata e nulla tenente, che tanto ha dato alla città di Bologna senza mai prendere nulla".
Potrà tirare un sospiro di sollievo la città dell’ordine e della legalità adesso che le regole della civile convivenza sono state ristabilite: nessun rompiscatole sovversivo a due passi dal tempio del Motor show, altissima espressione di sessismo, devastazione ambientale e consumismo sfrenato; nessun locale che rompa la serenità di dieci o dodici probi cittadini dopo le 22; nessun clochard o immigrato, brutto sporco e cattivo a turbare lo shopping della brava gente.
…Ma se un vascello fantasma insieme ad altre navi corsare che raccolgono la schiuma dei setti mari decidessero d’incrociare le acque, per ora calme, del santo shopping natalizio?...

L’Assemblea di VAG61

> Leggi "La nave riparte dal centro alle periferie" sullo sgombero di Via Zanardi 106

> Leggi la cronaca del 22 novembre: occupazione e sgombero immediato dell'ex Embassy

> Leggi la nostra feature del 2007 sullo sgombero di Via Zanardi 48 e l'occupazione di via Zanardi 106

> Vai alla feature: "Ci autorganizziamo, senza il vostro permesso"