Terminato il corteo del 30, le impressioni di uno studente al primo anno

NoGelmini / "Ma non ci ferma nessuno"

"Una mobilitazione completamente autorgazanizzata e mossa dal basso senza permettere a nessuno di proporre fantomatiche rappresentanze, o di mettere cappelli al movimento. Siamo un'onda anomala e non ci ferma più nessuno".
31 ottobre 2008

Io vi parlo da Bologna, ormai sono 3 settimane che la mobilitazione va avanti, una mobilitazione completamente autorgazanizzata e mossa dal basso senza permettere a nessuno di proporre fantomaticherappresentanze, o di mettere cappelli al movimento. Dalle assemblee di ateneo a quelle di facoltà, dai sit-in, al blocco del traffico e della stazione, dei flussi e dei ritmi metropolitani, dalle occupazioni a i cortei spontanei non autorizzati. La definizione forse più giusta per tutto questo che sta succedendo a Bologna (ma come in tutta Italia) è che siamo "un'onda anomala", ed è vero, credetemi. Ma questo non è che l'inizio, perchè a noi interessa bloccare la riforma, far ritirare la legge, possiamo farcela..il movimento in Francia contro il CPE ce lo insegna. Ma ci stiamo spingendo oltre, ci stiamo riprendendo l'università, ci stiamo riprendendo le città. Stiamo anche costruendo un'altra università con le lezioni in piazza, i seminari di autoformazione, la condivisione dei saperi. Un'altra università contro quella esisitente e contro quella che verrà se la legge verrà attuata.
Un'altra università contro le logiche affaristiche e privatistiche che dominano nel mondo universitario, contro il controllo di confindustria e simili, come l'AQUIS, sul mondo della formazione e della ricerca pubblica, che vorrebbero che noi pagassimo la loro crisi. Ma non ci ferma nessuno.
Oggi centinaia di migliaia di manifestanti, tra cui universitari, studenti medi, scuole elmentari, docenti, ricercatori precari, genitori hanno occupato le città di tutta Italia. A bologna eravamo in 40.000. Siamo un'onda anomala e non ci ferma più nessuno. Non ci fermiamo davanti alla polizia, non ci fermiamo davanti ai neofascisti in cerca di visibilità e legittimati da questo governo, non ci fermiamo davanti ai provocatori infiltrati mandati in piazza ieri a Roma da Cossiga e dai suoi compari. E' nato qualcosa di troppo grande, dirompente, inarrestabile..ma non è un punto di arrivo..non è che l'inizio e indietro non si torna.

Ce n´est qu´un début continuons le combat!

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