Mercoledì 8 Ottobre '08 al Dipartimento di Matematica

Ricercatori universitari contro la Gelmini

La Legge 133/08 taglia fondi all'Università, riduce fortemente le possibilità di assunzione dei precari, rende possibile la trasformazione degli atenei in fondazioni private: il nodo bolognese della RNRP invita alla mobilitazione
6 ottobre 2008 - Rete Nazionale dei Ricercatori Precari (nodo di Bologna)

Studenti, precari, ricercatori, professori, tecnici amministrativi: SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA!!!

La legge n. 133 del 6 agosto 2008, - di conversione del decreto-legge 25.6.2008, n. 112 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» - ha nefaste conseguenze per gli studenti, per i precari, per i ricercatori e docenti, per il personale tecnico amministrativo, insomma PER TUTTI coloro che vivono e lavorano all'università.

Riteniamo sia necessario discuterne e capire se è possibile avviare forme di mobilitazione congiunte anche a Bologna, come già accade nella maggior parte degli atenei italiani.
Per questo invitiamo tutti ad un'assemblea il giorno 8 ottobre ore 16, aula Tonelli, Dipartimento di Matematica.

Se vuoi saperne di più:
IL DDL prevede:
- La limitazione del turnover al 20%: in pratica, su 5 persone che vanno in pensione ne verrà assunta solo una. questo significa che a bologna, nei prossimi 10 anni, secondo le stime più ottimistiche saranno assunti 300 precari (e già attualmente ce ne sono circa 3000!!!!!). questo annulla le legittime aspirazioni di una generazione di giovani studiosi precari, e si traduce in riduzione ed invecchiamento del corpo docente e tecnico-amministrativo;

- Il taglio nel prossimo triennio di 500 milioni di euro dal fondo di finanziamento ordinario: questo metterà a rischio lo stesso funzionamento della didattica e della ricerca universitaria; inoltre molto probabilmente comporterà un aumento considerevole delle tasse universitarie;

- La possibilità di trasformazione in fondazioni private dell'Università: questo mina alle basi la sua natura pubblica (Costituzione, art. 33: "La Repubblica istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi") e le libertà costituzionali di ricerca e di insegnamento. Inoltre, le fondazioni non offrono nemmeno garanzie in merito al diritto allo studio, al mantenimento dell'offerta formativa e alla situazione lavorativa di dipendenti e precari. Infine, data la scarsità di fondi disponibili e l'inesistenza in Italia di una vera competizione fra strutture di ricerca, la trasformazione delle università in fondazioni non farebbe che introdurre criteri di spartizione degli scarsi fondi statali che dubitiamo fortemente saranno improntati alla tanto ventilata "meritocrazia".

Partecipa e diffondi!

8 ottobre ore 16, Dip. di Matematica, aula Tonelli.
(Piazza di Porta S.Donato)

Rete Nazionale Ricercatori Precari (RNRP) di Bologna
www.ricercatoriprecari.org/bologna

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