Xm24: appuntamento con VenerdìCinema

Visioni da un continente

Cinerassegna sull'Africa con films d'autore, documentari d'inchiesta e di denuncia, reportages giornalistici, produzioni mainstream vecchie e nuove.

PROIEZIONI GRATUITE
presso SalaVisioni XM24 - Via Fioravanti 24 - Quartiere Bolognina

Programma 7^ e 8^ settimana:

Giovedì 22 Novembre

ore 21,00 U-carmen
U-CARMEN E-KHAYELITSHA

Mark Dornford-May – Sudafrica 2005 – 120’ – v.or.xhosa sott.inglese.
Una versione cinematografica in chiave sudafricana dell’opera lirica Carmen di Bizet (il film ha avuto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino), in cui il libretto di Bizet è stato interamente tradotto e riadattato in dialetto locale xhosa, alternando alle celebri arie liriche alcune musiche locali.
Carmen, forte e sicura di sé, lavora con altre donne in una fabbrica di sigarette del sobborgo sudafricano di Khayelitsha. Dopo una rissa con una collega, viene arrestata e affidata al sergente Jongi, che ella aveva già una volta tentato di provocare e sedurre. Jongi si innamora follemente e lascia la polizia per seguire Carmen nella vita, ai limiti della legalità, che la donna conduce nella township. La gelosia del sergente e la tendenza all’autodistruzione di Carmen porteranno i due amanti alla rovina.

Venerdì 23 Novembre

ore 21,00 bopha!
BOPHA !

Morgan Freeman – USA 1993 – 114’ – vers.francese
L’esordio alla regia per l’attore Morgan Freeman.
Micah Mangena è un sergente delle forze di polizia sudafricane,cieco sostenitore dello status quo. Ma il terribile conflitto che lacera il tessuto sociale del Sud Africa nel 1980 sta per mandare in frantumi anche il suo mondo. Suo figlio ha preso coscienza del fatto che il sistema dell’apartheid è il male... e che Micah è parte di quel sistema.
"Bopha" è una parola Zulu che significa "arresto, detenzione". Per il regime oppressivo è uno strumento di potere; per le crescenti folle di attivisti, un grido di protesta.

Sabato 24 Novembre

ore 21,00
THE MAN WHO DROVE WITH MANDELA

Greta Schiller – UK/USA 1998 – 82’ – v.or.inglese sott.italiano
Quando nel 1962 Nelson Mandela viaggiava in incognito attraverso il Sudafrica per organizzare la resistenza armata al regime, la sua identità di copertura era quella di autista di un distinto uomo bianco. Quell’uomo era Cecil Williams (1909-1979), uno tra i maggiori registi teatrali di Johannesburg, militante nella lotta contro l’apartheid, e omosessuale.
Durante e dopo la Seconda Guerra mondiale Williams fu attivista di spicco nell’organizzazione antifascista Springbok League ed anche nel Partito Comunista Sudafricano. Negli anni ’50 lavorò per il Congresso dei Democratici (alleato dell’African National Congress). Costretto alla clandestinità insieme a Nelson Mandela quando quest’ultimo rientrò illegalmente nel paese dal Botswana come capo del braccio armato dell’ANC, Williams fu arrestato presso Pietermaritzburg nel 1962. Fuggì in esilio in
Gran Bretagna con il suo amante scozzese, e là morì nel 1978. Anche Mandela venne arrestato nel 1962, condannato all’ergastolo e liberato 28 anni dopo, nel 1990. I leaders dell’ANC hanno attribuito a C.Williams il merito di aver avuto un impatto determinante sulla loro comprensione dell’omosessualità, preparando il terreno all’adozione di politiche per i
diritti degli omosessuali da parte dell’ANC alla fine degli anni 80.

ore 22,30
COUNTRY OF MY SKULL

John Boorman – UK/Sudafrica 2003 – 100’ – vers.italiana
Un giornalista statunitense viene mandato in Sud Africa per intervistare il più famoso torturatore della polizia durante il periodo dell’apartheid, e seguire le udienze della commissione per la verità e la riconciliazione.
Tratto dal libro omonimo di Antjie Krog.
Una produzione mainstream mediocre, se messa a confronto con RED DUST di Tom Hooper, film molto migliore sulla stessa tematica.

Giovedi 29 Novembre

ore 21,00 red dust
RED DUST

Tom Hooper – Sudafrica/USA 2004 – 110’- vers.italiana.
La vicenda di Red Dust, tratta dal romanzo omonimo di Gillian Slovo, è ambientata nel Sudafrica del post-apartheid, durante uno dei processi del "Truth and Reconciliation Commission" indetti per evitare lo scoppio di una guerra civile tra la maggioranza nera del paese e la minoranza bianca che fino a non molto tempo prima deteneva il potere. Tali processi prevedono la piena amnistia per gli esponenti delle forze di sicurezza del
vecchio regime che ammettono completamente i propri crimini (compresi la tortura e l’omicidio) davanti ad una commissione di giudici. A questo speciale tribunale si rivolge il poliziotto Dirk Hendricks, accusato di sevizie, e sospettato per la scomparsa di un giovane esponente dell’ANC, Steve Sizela; ma un amico di quest’ultimo, l’attivista politico Alex Mpondo, si oppone alla richiesta di amnistia. A rappresentarlo nella sua battaglia legale è la giovane avvocatessa Sarah Barcant, di origini sudafricane, che era fuggita a New York anni prima. Il film ricostruisce lentamente, attraverso le fasi del processo, i terribili giorni di torture vissuti da Mpondo e dal suo amico. Nella vicenda si insinuano a mano a mano nuovi particolari che gettano ombre sulla posizione della “vittima” e più in generale sul significato vero della Giustizia. Un grande film interessante e controverso.

Venerdi 30 Novembre

ore 21,00 his big withe self
HIS BIG WHITE SELF

Nick Broomfield – UK 2006 – 93’ – v.or.inglese
Un movimentato e sconcertante ritratto del leader filonazista sudafricano Eugene Terreblanche, esponente della white supremacy durante gli anni dell’apartheid. Il regista aveva già precedentemente realizzato un documentario su di lui (“The Leader, The Driver And The Driver’s Wife”) nel 1991, indispettendolo talmente da riceverne in cambio minacce di morte e intimidazioni terroristiche. Quindici anni dopo ha però sentito la necessità di tornare a filmare questo personaggio e i suoi seguaci, realizzando un altro imperdibile video che documenta come anche nel Sudafrica post-apartheid sopravvivano ancora queste ideologie e la tenacia in questo “credo”.

Per maggiori informazioni :

http://isole.ecn.org/xm24
http://venerdicinema.altervista.org/africa.htm