Bologna, capitale degli sgomberi

Sgomberato Open the space

Un vero e proprio esercito, tra polizia, carabinieri e agenti della Digos, per restituire al degrado e all'abbandono l'ex asilo della Manifattura Tabacchi di via Stalingrado 86.

29 ottobre 2007 - Roberto Gazzotti

Open the space 2 Sono allineati lungo via Stalingrado: quattro blindati della polizia e quattro blindati dei carabinieri, in più le auto civetta degli agenti della Digos.
Hanno trasportato gli uomini in divisa e non che questa mattina presto hanno fatto irruzione nell'ex asilo della Manifattura Tabacchi, occupato tre giorni fa dal Collettivo Open the space. Gli occupanti sono al lavoro per ricaricare sui camion e i furgoni i materiali che avevano portato nello spazio (abbandonato da più dieci anni) appena lo scorso venerdì. Giovani muratori rumeni iniziano ad alzare muri alle entrate di accesso all'immobile.
A controllare le operazioni, oltre agli uomini della truppa, vigilano il capo e il vice capo della Digos, un capitano dei carabinieri e tanti agenti in borghese,
"Uno sgombero in grande stile", si lascia scappare ironicamente Rosario Picciolo, l'ex portavoce del Livello 57, che è stato svegliato assieme ad una decina di suoi compagni, dopo aver passato la notte dentro l'ex asilo.
A chiedere l'intervento della forza pubblica è stata Fintecnica, la finanziaria che fa capo all'Agenzia del Demanio e al Ministero delle Finanze, che gestisce la vendita di immobili statali inutilizzati e i percorsi di "cartolarizzazione" del patrimonio pubblico.
L'ex asilo era rimasto abbandonato da più di dieci anni, è facile prevedere che ne passeranno altrettanti prima che qualcuno abbatterà quei muri e riproporrà a questa città il problema, annoso, degli spazi di aggregazione.
Uno degli occupanti, un ragazzo marocchino, è stato fermato perché privo del permesso di soggiorno; adesso si trova in una caserma dei carabinieri per le operazioni di fotosegnalamento. L'avvocato Elia De Caro sta seguendo il caso. Per tutti gli altri ragazzi che erano presenti al momento dell'irruzione degli uomini in divisa è scattata, per ora, solo la identificazione.
E, intanto, il sindaco Cofferati gongolerà per l'immagine che sta dando alla città di Bologna: quella di capitale degli sgomberi.
Infatti, mentre è in corso l'intervento di polizia in via Stalingrado, arriva la voce che è in corso un altro sgombero; questa volta ad essere colpiti (ancora!?) sono gli accampamenti dei rumeni che si sono riformati sul Lungoreno.
Ma che bella città!!!

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