Linux in competizione con i software commerciali

Legambiente Emilia-Romagna passa a "Linux"

Legambiente ha scelto il software libero risparmiando quasi 50 milioni di euro. Sul sito dell' associazione è possibile trovare un manuale per l' utilizzo.
7 giugno 2007 - Laura Tondi

Legambiente Emilia-Romagna ha deciso di adottare come sistema operativo "Linux". Yuri Rambelli, della direzione regionale di Legambiente, racconta che il cambiamento è avvenuto due anni fa in via sperimentale:"Volevamo valutare pregi e difetti di questo sistema operativo per capire se era realistico pensare di addottarlo su tutti i nostri computer, o se era una cosa destinata a creare problemi anzichè risolverne". I risultati positivi ci sono stati, e ora tutti i computer di Legambiente sono passati a "Linux". Anzi, è stata anche creato in rete un manuale d' uso per l' utilizzo dell'open source, una guida gratuita per chi vuole passare al software libero e smettere di pagare i programmi commerciali ponendo fine inoltre all' incubo dei virus. Il manuale lo si può trovare sul sito web dell' associazione http://www.legambienteonline.it
Se si tiene conto dei risparmi derivati dall' utilizzo del software libero, che ammontano a quasi 50 milioni di euro, Legambiente potrà investire risorse ad impieghi più utili.
E' sorta infatti la domanda del perchè finora il software libero sia stato adottato solo da 3 provincie, 15 comuni e 2 aziende (stando ai rapporti presentati al COMPA di Roma dal CNIPA), visto che oramai, in termini di facilità, "Linux" non ha niente da invidiare ai sistemi operativi commerciali.