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Zaky, migliaia di studenti in piazza: “Via l’ambasciatore!”

Grande manifestazione per la libertà di Patrick, lo studente universitario detenuto da dieci giorni in Egitto. Dai manifestanti la richiesta al governo, ma anche all’Università, di mettere in discussione i rapporti con il regime di Al Sisi. Làbas: “Pretendiamo misure chiare e concrete, quelle mai adottate per Giulio Regeni”.

17 Febbraio 2020 - 21:59

Oltre cinquemila persone oggi pomeriggio hanno preso parte al corteo che ha sfilato da via Zamboni a piazza Maggiore per chiedere la liberazione di Patrick Zaky, 27enne iscritto a un master dell’Alma Mater e arrestato dieci giorni fa al Cairo per aver espresso il suo dissenso al regime di Al Sisi. Promossa dall’ateneo, la manifestazione è stato preceduta come annunciato da un presidio in piazza Verdi promosso da Làbas e Saperi naviganti. Dal crescentone, gremito di persone, sono state intonate coralmente Bella ciao e Imagine. Tra gli interventi dal palco, quelli del Rettore Francesco Ubertini, del sindaco Virginio Merola, che ha invitato il governo, “se necessario”, a ritirare l’ambasciatore in Egitto, come ha chiesto con maggiore convinzione anche la presidente del Consiglio studentesco Anna Zanoli: “Chiediamo al Governo italiano di dichiarare l’Egitto un Paese non sicuro, rivedendo i rapporti istituzionali fino ad arrivare al ritiro dell’ambasciatore. Noi – ha aggiunto – siamo qui per manifestare solidarietà a Patrick, in quanto studenti di un’università aperta e multiculturale ma prima di tutto in quanto essere umani”.

“Oggi in tante e in tanti hanno sfilato per le strade di Bologna al grido di #PatrickLiberoSubito”, ha scritto Làbas: “Dietro lo striscione che recitava ‘UniBo, Eni Governo e imprese: rompiamo gli accordi economici con la dittatura di Al Sisi’ migliaia di studenti e studentesse hanno espresso con determinazione la richiesta di interrompere il progetto di UniBo ed Eni nel giacimento di gas di Zohr in Egitto. Pretendiamo misure chiare e concrete… quelle che non sono state adottate negli ultimi 4 anni per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni! Continuiamo a mobilitarci per la libertà di Patrick e di tutti i prigionieri politici! Vogliamo il ritiro dell’ambasciatore italiano in Egitto e che l’Italia smetta di vendere armi ad un regime sanguinario!”.