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Zaki sarà trasferito: rischia di restare solo

Campagna Patrick Libero: “Molto preoccupati che possa finire in una prigione con condizioni di vita peggiori, e che le visite non siano permesse per il primo periodo di tempo nella nuova struttura di detenzione, come avviene di solito” in questi casi.

07 Novembre 2021 - 13:51

Ieri “i genitori di Parick sono andati a trovarlo nella prigione di Tora e lui ha detto loro che è stato informato che la struttura della prigione di Tora sta chiudendo, il che significa che dovrà essere trasferito in un’altra struttura di detenzione”. Lo scrive la pagina Facebook della campagna Patrick Libero, che sostiene la causa dello studente dell’Alma Mater arrestato per reati di opinione al suo arrivo in Egitto, a febbraio 2020 e detenuto da allora. La prima udienza del suo processo si è tenuta solo lo scorso 28 settembre, la prossima sarà il 7 dicembre.

Prosegue il post: “Non sono ancora state fatte dichiarazioni ufficiali, quindi non sappiamo quando e dove sarà trasferito e siamo molto preoccupati che possa essere trasferito in una prigione con condizioni di vita peggiori. Quello che sappiamo è che non sarà trasferito nel nuovo complesso carcerario di Wadi El Natroun, perché la struttura è solo per detenuti e non per detenuti politici. Inoltre, siamo anche preoccupati che le visite non saranno permesse per il primo periodo di tempo nella nuova struttura di detenzione, come avviene di solito quando un prigioniero viene trasferito in un’altra struttura di detenzione e questo significa che sarà lasciato senza rassicurazioni, forse cibo, vestiti o necessità di base, fino a quando la sua famiglia sarà autorizzata a visitarlo di nuovo. Stiamo aspettando la dichiarazione ufficiale per sapere cosa significherà questo per Patrick, ma la verità è che probabilmente non ci sarà nessuna dichiarazione ufficiale e sentiremo per caso che la prigione è chiusa o la sua famiglia andrà a trovarlo solo per rendersi conto che è stato trasferito e in entrambi i casi i suoi avvocati dovranno andare a cercarlo nei registri della prigione per sapere dove lo hanno trasferito perché nessuno notifica nulla alle famiglie. Speriamo che questo non lo metta in circostanze ancora peggiori di quello che ha passato nell’ultimo anno e 9 mesi!”