Acabnews Bologna

“Yes we cash… lo sanno anche i muri!”

“Yes we cash non è una tag, non è uno ‘scarabocchio sui muri’, ma è il grido di tutti quei precari, studenti, disoccupati, intermittenti, migranti”. Comunicato di solidarietà alle persone fermate due notti fa.

08 Maggio 2010 - 11:17

Apprendiamo dai quotidiani di oggi (ieri, ndr) che dieci persone, genericamente definite “writers”, sarebbero state denunciate dalla Digos per “imbrattamento” e questo solo per aver applicato sui muri di alcune vie cittadine il logo e lo slogan della nostra campagna, Yes we cash appunto.

Per prima cosa a queste dieci persone va la nostra incondizionata solidarietà e il nostro plauso!

Yes we cash è lo slogan che ci ha accompagnato in questi mesi e che ci accompagnerà ancora, fino a quando un semplice e basilare diritto, come quello ad una esistenza dignitosa, non ci verrà riconosciuto, a Bologna come altrove.

Yes we cash non è una tag, non è uno “scarabocchio sui muri”, ma è il grido di tutti quei precari, studenti, disoccupati, intermittenti, migranti che, nel pieno di questa infinita crisi, chiedono banalmente quello che gli spetta: la promulgazione, a livello regionale, di una vera e propria legge che preveda e istituisca forme di REDDITO MINIMO GARANTITO.

Quello che chiediamo è molto semplicemente l’istituzione di una continuità di sostentamento (che sia su base individuale e a prescindere dalle tipologie di lavoro) e di diritti che il magico mondo del lavoro ,che abbiamo avuto in eredità dai nostri attuali “censori”, non è più in grado di garantire.

Si potrà cancellare una scritta ma sicuramente non i bisogni e le esigenze evocate dalla stessa. Da oggi possiamo ben dire che…lo sanno anche i muri!

A chi ci ricorda poi che esistono anche altri e più moderni mezzi di comunicazione, rispondiamo che ne siamo ben consci, e cogliamo l’occasione per suggerirgli di dare un’occhiata al nostro blog… c’è sempre qualcosa da imparare!

Campagna Yes we cash, per una legge regionale sul reddito minimo garantito!