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Xm24 rilancia: “Tutto l’ex mercato bene comune autogestito”

Il documento diffuso a seguito dell’affollata assemblea cittadina di mercoledì: “La città ha bisogno di più case popolari, non di meno spazi sociali”.

09 Febbraio 2019 - 18:00

“L’assemblea pubblica cittadina ‘L’ora è ora’, che si è tenuta il giorno 6 febbraio presso Xm24 – dentro la “sala grande” e sotto la tettoia all’esterno, con propaggini su palco, dietro al palco e nei corridoi d’accesso… per straripante partecipazione – ha espresso il proprio consenso sui seguenti punti”. Inizia così il testo pubblicato ieri dallo spazio autogestito sul proprio sito web.

Il primo punto: “L’esigenza reale di spazi di socialità ‘dal basso’ in città non è comprimibile nei modi e nei luoghi proposti dal Comune coi suoi percorsi ‘partecipativi'”. Il secondo: “Questa assemblea rifiuta e denuncia la prassi di sventolare finalità socialmente apprezzabili (case popolari, ambulatori sociosanitari, cohousing, …) con il solo scopo di sloggiare spazi di aggregazione”.

“Il cohousing proposto dal Comune in via Fioravanti 24 – è la terza determinazione – se dev’essere fatto, che sia in altri edifici, scegliendo tra i tanti attualmente non utilizzati. La città ha bisogno di più case popolari, non di meno spazi sociali”. Inoltre: “La socialità autogestita che esiste già oggi in Xm24 è una ricchezza irrinunciabile. Questa assemblea intende estederne le pratiche all’intera ‘stecca’ dell’ex mercato ortoflorofrutticolo con un percorso che inizia oggi, e che punta alla sua trasformazione in bene comune autogestito”.

Scrive poi Xm24: “Gli spazi di socialità autogestita in città devono essere risconosciuti per ciò che sono, senza che siano costretti a forme (associative o altro) che non siano quelle liberamente autodeterminate, e senza la costrizione a processi che sono in realtà più competitivi che partecipativi”. Infine, il settimo e ultimo punto è la decisione di darsi “un momento di incontro permanente sul piano cittadino per elaborare forme di proposta e resistenza sui punti precedenti”. In conclusione l’invito a scrivere all’indirizzo riEvoluzioneXM@inventati.org.