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Xm24: ”Noi da qui non ce ne andiamo”

Dallo spazio sociale la risposta al Pd che ne paventa il trasferimento: “Respingiamo la logica che spinge a parlare di questo posto solo come una questione di ordine pubblico, invece che di precise scelte politiche”.

21 Novembre 2016 - 17:19

compatibile2-660x330“Xm24 da qui non si sposta”. E’ la risposta che via Fioravanti rivolge al capogruppo del Pd in consiglio comunale che di recente aveva dichiarato: “Il problema dell’Xm24 è che, in Bolognina, è venuta a mancare la compatibilità con il contesto urbano in cui si trova… sarebbe bene parlare con i suoi rappresentanti per capire se è possibile spostarlo altrove: non demonizzo le loro attività, ma il problema c’è”.

Questo quanto si legge in una lettera pubblicata sul sito dell’ex mercato: “Ci accusano di non essere ‘compatibili con il quartiere’: noi non vogliamo essere compatibili con un’idea di quartiere basata sulla logica della ‘Trilogia Navile’, fatta di investimenti in costruzioni non necessarie, famose per i fallimenti delle imprese coinvolte e per lo scandalo del salvataggio con soldi pubblici. Sgomberare intere famiglie in occupazione per poi offrire alloggi momentanei mettendoci una pezza con soldi pubblici, come fatto con l’ex-Telecom e via De Maria, mostra la cecità politica di questa amministrazione, incapace di far fronte ai reali problemi sociali delle classi meno abbienti e intenzionata solamente a relegare lontano dagli occhi chi mette in atto pratiche di resistenza e critica al sistema del capitale. Chi parla di Xm24 associandolo a degrado e a problemi di ordine pubblico è in linea con chi ha voluto gli sgomberi dell’ultimo anno”.

Tra le proposte fatte a palazzo D’Accursio, non ultima, quella di uno sgombero con trasloco: “Pensare di spostare Xm24 rientra in una strategia di attacco politico alle esperienze di riappropriazione di spazi condotte dal basso. In Bolognina diverse realtà sociali interagiscono, qui Xm24 è nato con l’intento di creare un punto d’incontro per il quartiere e proponendo un antidoto alla derive della guerra tra poveri, all’incomunicabilità e alla violenza, puntando all’integrazione, allo scambio, al confronto e alla condivisione. Xm24 è un laboratorio sociale in cui si sperimentano pratiche di autogestione da 15 anni”.

Pertanto continuano dalla Bolognina: “Rimandiamo al mittente le accuse di non essere integrati in questo quartiere. Vivere Xm24 significa vivere la Bolognina: tra noi c’è chi in questo quartiere è nato, vi risiede da decenni, ci lavora e si confronta con la quotidianità di queste strade. Noi siamo parte di questo quartiere. Rimandiamo al mittente la logica che spinge a parlare di Xm24 solo come una questione di ordine pubblico, invece che parlare di precise scelte e posizioni politiche. Si tratta di conflitto sociale non di ordine pubblico”.

La posizione del centro sociale rimane dunque sempre la stessa: “Noi da qui non ce ne andiamo”. E mostrando verso l’amministrazione comunale si dice “disponibile ad un incontro con l’assessorato competente”.