La giornata di ieri, scrivono dallo spazio sociale, smentisce Merola, che ne definì l’assemblea “privatizzata e autoreferenziale”: al contrario, “attaccarci è colpire migliaia di persone che quotidianamente attuano autogestione. La risposta sarà imprevedibile e diffusa”.
“Un’entusiasmante dimostrazione di solidarietà e partecipazione che avrebbe potuto sorprenderci se non fosse che è semplicemente il frutto di 15 anni di storia e di relazioni basate su una comune visione della città che esiste e che vorremmo si diffondesse sempre di più: quella basata sull’importanza dell’aggregazione sociale, politica e culturale attraverso la pratica dell’ autogestione”.
E’ il bilancio decisamente positivo tracciato da Xm24 in un comunicato dal titolo “L’altra città esiste davvero”, al termine della giornata di ieri, che ha visto numerosissime iniziative tra strade, giardini e spazi autogestiti bolognesi, tutte unite dall’amore per lo spazio di via Fioravanti e dalla volontà di resistere alla minaccia di sfratto del Comune.
Continua Xm24: “Ed è solo l’ennesima dimostrazione del fatto che questa battaglia, quella della difesa degli spazi e delle pratiche di libertà, non è affare esclusivo di un’assemblea che si vuole ‘privatizzata e autoreferenziale’ (come definita dal sindaco Merola) ma di tutta una parte di città – l’altra città- che anche oggi non è rimasta passiva, ma è scesa in strada e ha scelto da che parte stare. E che non resterà mai a guardare senza reagire”.
“Attaccare Xm24 – si legge in conclusione – è colpire le migliaia di persone e tutte le realtà che quotidianamente attuano autogestione. Qualcosa sta succedendo: se ci colpiscono su più fronti la nostra risposta sarà imprevedibile e diffusa”.
E c’è un ironico post-scriptum, in cui lo spazio autogestito si dice “solidale con tutti i gattini abbandonati oggi sugli alberi dai pompieri troppo impegnati a staccare le bandiere ‘I love Xm24’ in via del Pratello”.