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Xm24, “la battaglia non è finita”

Lo spazio sociale: “Non firmeremo una convenzione standard”. La proposta al Comune è “un’assegnazione temporanea sottoscritta da tutti i partecipanti all’assemblea”, per poi arrivare all’individuazione di “un nuovo strumento”.

06 Luglio 2013 - 11:10

La Battaglia per XM24 Atto II

La campagna “Battaglia per XM24 – La realtà non è rotonda” e la partecipazione attiva di tante e tanti hanno reso possibile salvaguardare uno spazio pubblico aperto ed autogestito e con esso un pezzo di storia politica e di alternativa culturale di Bologna.

NON CI SIAMO FATTI ABBATTERE

Ma la Battaglia non è finita, il confronto rimane aperto e la questione è politica.

Nello stesso incontro in cui ci è stata comunicata la notizia del non abbattimento di una parte di Xm24, abbiamo ribadito all’amministrazione la nostra ferma volontà a non firmare una convenzione standard relativa alla concessione dello spazio, e al contempo abbiamo fatto una proposta alternativa.

Nel ribadire che non intendiamo firmare la convenzione che ci hanno proposto, vogliamo che sia immediatamente chiaro che non stiamo rifiutando un percorso di convenzione per evitare l’assunzione di una responsabilità, ma se di responsabilità si deve parlare allora che la responsabilità sia collettiva e non delegata al singolo firmatario di un contratto così come ci è stato sempre proposto sino ad oggi.

Una convenzione è contratto che regola la forma giuridica dei rapporti con il Comune, ma non ha valore politico e disconosce le pratiche di autogestione dal basso che, invece, rappresentano la ragione d’esistere degli spazi. Un contratto che intende azzerare la pluralità dei percorsi e delle attività riconducendola all’interno di una forma associativa fondata sulla delega delle responsabilità.

In più occasioni si è cercato di aggirare queste rigidità imposte dall’amministrazione comunale senza però mai metterle in discussione. E’ in questa direzione che intendiamo muoverci nel confronto con l’amministrazione, andando oltre quello che ci viene proposto e inaugurando un percorso sperimentale. Un percorso che non preveda la delega, che riconosca la pratica dell’autogestione e l’orizzontalità dell’assemblea quale unico luogo di decisione condivisa e di responsabilità collettiva.

NOI NE AVREMMO FATTO VOLENTIERI A MENO, non cerchiamo legittimazione politica da parte delle istituzioni, però consci del fatto che non siamo i primi a trovarci in questa situazione, consci delle forti pressioni provenienti dall’amministrazione e dal partito del mattone e consapevoli al contempo della necessità di salvaguardare la continuità delle attività e dei progetti che costituiscono lo spazio pubblico autogestito xm24, siamo disponibili al confronto con il comune, ma non alle condizioni che intendono imporci. Non vogliamo la costituzione di un’ associazione che rappresenti solo un escamotage legale.

La nostra proposta prevede in un primo momento un’assegnazione temporanea dello spazio sottoscritta da tutti i partecipanti all’assemblea di gestione di XM24, per poi arrivare all’individuazione di un nuovo strumento di assegnazione direttamente all’assemblea. Uno strumento di questo tipo ad oggi ancora non esiste e vorremmo che fosse il risultato di un percorso più allargato e non confinato all’assemblea di questo spazio.

Quello a cui stiamo lavorando è un percorso riproducibile e riproponibile per tutti coloro che oggi o in futuro vogliono intraprendere pratiche di autogestione a Bologna.

La risposta del comune non è scontata e qualora la nostra proposta non dovesse essere accettata gli spazi di confronto si potrebbero chiudere.

Per questo la battaglia per xm24 non è conclusa e come tutte e tutti insieme abbiamo difeso l’integrità dello spazio ora intendiamo rivendicare l’autogestione e il tratto collettivo di questa esperienza.

La battaglia va avanti e l’epilogo lo vogliamo continuare a scrivere insieme.

Domenica 7 luglio dalle 19

Mr Zombie Orchestra
cena popolare
Mara Redeghieri e gli Argonauti in “Canti di Rivolta”

Xm24