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Work in progress: costruire risposte sociali a carovita e precarietà

Si Cobas, Laboratorio Crash, Assemblea per la salute del territorio e Rent Strike Bolognina aprono una discussione su una nuova “piattaforma di intervento sociale”: domani all’Ex Centrale, che lancia anche una campagna per realizzare “l’hub delle periferie”. E sabato prossimo a Làbas: “In movimento contro il carovita”. Anche l’Usb prepara un’assemblea contro l’aumento delle tariffe.

11 Febbraio 2022 - 11:15

Diverse iniziative in cantiere, a Bologna, per discutere pubblicamente la costruzione di percorsi collettivi in grado di affrontare il carovita, la precarietà sociale e le conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle fasce meno tutelate della popolazione. Partendo da domani, si terrà alle 16,30 “un’assemblea pubblica per la costruzione di una Piattaforma di intervento sociale” promossa da Si Cobas e Laboratorio Crash insieme ad altre esperienze sociali nate durante la pandemia come l’Assemblea per la salute del territorio e Rent Strike Bolognina. L’assemblea “discuterà del lancio di un nuovo progetto di lotte sociali a Bologna”, spiegano i promotori: “Pensiamo che sia importante sperimentare modalità originali di lotta e organizzazione che siano in grado di puntare al rovesciamento degli attuali rapporti di forza. Ponendoci il problema di come costruire un tessuto di conflitti che possa distendersi su tutta la metropoli, facendo dialogare i magazzini della logistica e i quartieri popolari, le molteplici forme diffuse di precarietà e disoccupazione con istanze di riscatto e dignità dei territori”. L’assemblea si svolgerà all’Ex Centrale in via di Corticella 128, che ha appena lanciato la campagna “Costruiamo l’hub delle periferie” e rivolge un appello alla città: “Da giugno del 2019 stiamo rigenerando una vecchia centrale del latte abbandonata dagli anni ’50 per restituire alla città la possibilità di viverla ed attraversarla. Ciò che vogliamo realizzare è un hub delle periferie, un luogo dove fare rete, dove incontrarsi e dare vita a nuovi progetti per il quartiere e non solo. Cerchiamo musicistǝ, informaticǝ, idraulicǝ, tecnicǝ del suono, giardinierǝ, artistǝ, muratorǝ, insegnanti, medicǝ, scienziatǝ, scrittorǝ. In generale chiunque desideri mettere a disposizione le proprie capacità, il proprio tempo ma soprattutto la propria voglia per contribuire a un progetto collettivo. Vorremmo aprire laboratori di vario genere per condividere i saperi, per guardare verso orizzonti sempre più ampi, per lottare insieme nel tessuto della metropoli”.

Sabato 19, invece, dalle 15 si svolgerà a Làbas in vicolo Bolognetti 2 l’assemblea “In movimento contro il carovita”. Scrive Làbas: “Grande è la confusione, e forse il momento potrebbe essere quello giusto per tornare ad organizzarci e per tornare in piazza. Alleiamoci tra chi si trova a dover pagare i surplus per il capitale, la nuova tassa per la vita che ci viene tolta dal salario tramite bollette e aumento dei costi. Alleiamoci tra chi ha elaborato negli ultimi due anni strategie di sopravvivenza, mutualismo, resilienza e solidarietà, tra chi lo ha fatto in presenza o a distanza, da solo o con un gruppo, in maniera analogica o digitale. Alleiamoci perché l’inflazione colpisce tutti, l’aumento delle bollette colpisce tutti, il carovita invece, colpisce chi con quei soldi si permetteva di vivere e sopravvivere, non certo di fare profitti. Troviamo insieme i modi per non pagare più la tassa sulla vita e sulla riproduzione sociale. A fronte di un aumento del 100% del costo della vita, chiediamo provocatoriamente lo sconto del 110% sulle bollette, l’aumento del 110% dei nostri salari, lo sconto del 110% sull’affitto, un bonus del 110% per accedere a servizi sanitari specializzati quali lo psicologo, il dentista, l’oculista, ecc., il 110% in più per le fatture emesse dalle partita iva in regime forfettario, il 110% per chi prende il reddito di cittadinanza, per chi ha contratti di collaborazione occasionale, per chi riceve sussidi e indennità ecc., il 110% in più anche per i lavori in nero, e chi più ne ha più ne metta. Chi pagherà tutto questo? Beh, la soluzione è semplice… i ricchi. Come farlo sta all’intelligenza e ai corpi di tuttə noi, e alla capacità di costruire alleanze all’altezza dei tempi e della sfida”.

Infine, dopo il presidio per l’abbassamento delle bollette effettuato ieri davanti alla sede di Hera, Usb e Federazione del sociale hanno annunciato l’intenzione di convocare presto “un’assemblea cittadina, con tutti quelli che vivono il problema del carovita, per organizzare una serie di iniziative rivolte verso l’amministrazione cittadina e che possano produrre soluzioni immediate e concrete per abbassare le tariffe e permetterci di vivere dignitosamente”.