“Per un mese abbiamo chiesto un incontro”, racconta la Federazione del sociale Emilia Romagna dell’Usb: “I dipendenti ci hanno segnalato condizioni di inaccettabili. In un locale dove una cena costa 50 euro a persona ai lavoratori arrivano le briciole”.
“Organizziamoci per rivendicare i nostri diritti! I lavoratori della ristorazione pretendono diritti e passano all’azione! Mai più salari da fame!”. Lo scrive la Federazione del sociale Emilia Romagna dell’Usb, che nei giorni scorsi ha fatto visita a un ristorante i cui lavoratori “ci hanno segnalato- spiega il sindacato- condizioni di lavoro inaccettabili: sottoinquadramento e straordinari non pagati sembrano essere normalità. In un locale dove una cena costa 50 euro a persona ai lavoratori arrivano le briciole. La ricchezza, frutto del sudore di chi sforna pasti tutti i giorni deve essere redistribuita, il contratto collettivo va applicato e non siamo più disposti ad aspettare le vaghe risposte dei padroncini in questione. Dopo un mese che chiediamo un incontro per regolarizzare le situazioni siamo andati a fargli visita noi”. Perchè a Bologna, nella “City of food“, i lavoratori “vedono quotidianamente negati i propri diritti. Lavoro grigio, straordinari non pagati, buste paga poco chiare, turni interminabili e sottoinquadramento sono una costante”, aggiunge la Federazione.