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Virus, dopo focolaio Bartolini Si Cobas invocano “condizioni di lavoro più umane”

Sindacato: “Ai calciatori strapagati della serie A il governo Conte ha garantito 3 pause in 90 minuti di gioco pur di far riprendere a tutti i costi il circo miliardario del pallone. Gli operai invece per il governo e i padroni possono tranquillamente continuare ad arrostire e soffocare nelle aziende trasformate in fornaci”.

08 Luglio 2020 - 18:00

A Bologna e in Emilia-Romagna, da diversi giorni, la curva delle diagnosi di Covid-19 è tornata, pur lievemente, a salire: sono 16 i nuovi casi nel territorio metropolitano, di cui nove asintomatici, su 49 registrati in Regione, dove gli attualmente positivi salgono a 1071. Nessun decesso, invece, nelle ultime 24 ore rilevate.

L’incremento di contagi, a Bologna come nel resto d’Italia, “sembra colpire prevalentemente i lavoratori”, scrivono i Si Cobas citando il particolare il focolaio tra gli operai Bartolini: questo “ci impone la necessità ulteriore di interventi che salvaguardino la salute e la sicurezza”. Intanto, con l’estate “la situazione nelle fabbriche e nei magazzini è divenuta infernale”.

Prosegue il sindacato: “L’applicazione delle necessarie misure anticontagio e l’obbligo (giusto) di indossare le mascherine, per chi è obbligato a lavorare per 8-10 ore di fila significano dover scegliere se rischiare il contagio da Covid o un collasso”. Intanto però, “ai calciatori strapagati della serie A” si concedono “tre pause in 90 minuti di gioco pur di far riprendere a tutti i costi il circo miliardario del pallone. Gli operai, invece, per il Governo e i padroni possono tranquillamente continuare ad arrostire e soffocare nelle aziende trasformate in fornaci”. Quindi i Si Cobas reclamano che “si imponga per legge a tutte le aziende di garantire almeno una pausa di 15 minuti ogni ora”, altrimenti “saranno i lavoratori ad imporre con la lotta condizioni di lavoro più umane”. Il sindacato chiede inoltre che siano ripetuti più volte al giorno il cambio delle mascherine e le sanificazioni e siano formate “commissioni di cui facciano parte Rsa, Rls e azienda per verificare che tutti i dispositivi di sicurezza vengano applicati”.