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Vigile razzista, Usb: “Via dal nostro sindacato”

L’agente è iscritto al sindacato di base, che ieri ha convocato un’assemblea sulla vicenda e definisce “intollerabile” il comportamento del vigile autore di commenti razzisti su Facebook. “O revoca la tessera oppure apriremo una procedura disciplinare”.

10 Aprile 2013 - 11:22

Il vigile urbano Giovanni T., finito nella bufera per i commenti razzisti postati su Facebook e segnalati da Zic, è iscritto all’Usb (continuiamo ad utilizzare la ‘T’ come iniziale del cognome, anche se a quanto pare quello utilizzato sul social network era falso). Già ieri pomeriggio in sindacato di base ha convocato un’assemblea sulla vicenda.  O l’agente “revoca immediatamente la propria adesione al sindacato” oppure nei suoi confronti sara’ aperta “la procedura disciplinare interna all’organizzazione”, è il risultato dell’assemblea, con l’Usb che definisce “intollerabile” il comportamento del vigile. “I principi costitutivi che regolano la vita e le azioni dell’Usb sono contrari ad ogni forma di discriminazione razziale e di genere”, afferma il sindacato nella nota. Per l’Usb “non e’ assolutamente tollerabile che un proprio iscritto, anche se non riveste alcun incarico rappresentativo dell’organizzazione sindacale, possa esprimere e pubblicare giudizi e offese razziste in totale contrasto con i propri principi ispiratori di inclusione dei lavoratori e delle persone, a prescindere dalle loro differenze di genere o provenienza geografica”.

Il sindacato, però, prende anche di mira i “sindaci sceriffi” che hanno determinato una “deriva securitaria” e contribuito a “stravolgere il ruolo che dovrebbero svolgere questi lavoratori in funzione dei reali bisogni dei cittadini”. Su questo l’Usb chiede l’apertura di un confronto.