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Videosorveglianza, che passione:
dal Comune altri 50.000 euro

L’amministrazione, intenzionata ad effettuare un “radicale intervento di ampliamento, modernizzazione e razionalizzazione” delle telecamere, si è rivolta ad una società esterna per una maxi-revisione del sistema.

11 Maggio 2017 - 12:37

Quasi 50.000 euro: ecco la cifra stanziata dal Comune di Bologna per affindare ad una società l’incarico di elaborare un approfondimento tecnico sullo stato e la possibile “evoluzione” del sistema di videosorveglianza gestito da Palazzo D’Accursio. L’apparato di telecamere, sostiene l’amministrazione, richiederebbe infatti un “radicale intervento di ampliamento, modernizzazione e razionalizzazione”. In altre parole: più controllo sociale e più accurato. Nell’autorizzare la nuova spesa, il Comune ricorda che in diverse aree del centro storico è operativo un sistema di videosorveglianza, realizzato a partire dal 2003 e successivamente ampliato, che oggi risulta articolato in due sottosistemi: uno basato su tecnologia analogica e l’altro su tecnologia digitale. Si parla di oltre 300 postazioni di ripresa con telecamera fissa, 24 postazioni di ripresa con telecamera “dome” e 37 postazioni di registrazione. Inoltre, “è in fase di conclusione un intervento di ammodernamento ed ampliamento del sistema di videosorveglianza”, aggiunge il Comune, per un importo di 331.965 euro. In più, negli ultimi due anni è stata avviata una sperimentazione per la collocazione di telecamere sugli impianti di illuminazione pubblica nel parco della Montagnola e ai giardini Margherita. Ma tutto ciò non basta, perchè a detta del Comune “appare opportuno ampliare il numero delle telecamere di videosorveglianza estendendolo a molte zone della città che finora ne erano rimaste escluse”.

Un ampliamento da portare avanti “senza tuttavia trascurare la necessità, ormai non più rinviabile, di razionalizzare il sistema e verificarne le criticità”, dice l’amministrazione: per questo, prima dei nuovi interventi, che sono comunque già stati inseriti nel Piano degli investimenti, secondo il Comune occorre “compiere un’accurata analisi dell’esistente” e nasce da qui l’incarico di 46.970 euro affidato ad una società esterna.