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Vertenza Sda, picchetti al magazzino e blitz alle Poste

Facchini in mobilitazione anche a Bologna nell’ambito dello sciopero nazionale promosso dal Si Cobas. Al loro fianco gli attivisti di Crash, che stasera dalle 17,30 tornano in piazza Verdi per un evento letterario.

21 Settembre 2017 - 10:44

Tocca anche Bologna la mobilitazione nazionale che da alcuni giorni sta interessando i magazzini Sda di tutta Italia in sostegno ai lavoratori dell’hub milanese di Carpiano. Spiega il Si Cobas: “Con una gara d’appalto improvvisa e adottando una procedura d’urgenza Sda-Poste Italiane intende riportare i lavoratori di uno dei suoi principali hub italiani all’anno zero dei diritti operai nel comparto logistico. Succede infatti che nell’hub milanese di Carpiano, Sda-Poste Italiane indica una gara d’appalto esperita con procedura d’urgenza palesando le sue reali intenzioni nel non volere discutere la sue scelte aziendali secondo le normali relazioni sindacali con il Si Cobas, ovvero il sindacato maggiormente rappresentativo dei facchini presenti su tutto il territorio nazionale. Ciò che il Si Cobas chiedeva era che l’eventuale cambio d’appalto fosse rimandato all’1 gennaio 2018 affinchè i lavoratori non avessero delle perdite economiche che una simile procedura avrebbe provocato, mettendo a rischio le liquidazioni degli stipendi e del Tfr, creando il disagio economico di un doppio Cud e rischiando di non aver nemmeno pagata l’ultima tranche del 730. Il Si Cobas chiedeva una procedura che non permettesse di creare un disagio economico e che fosse in continuità con un sistema relazionale, che aveva fino ad oggi permesso di arrivare non solo ad accordi positivi per i lavoratori ma anche ad una organizzazione dell’attività lavorativa senza creare condizioni ‘malsane’ per la futura occupazione nell’hub di Carpiano. I padroni di Poste Italiane hanno svelato le loro reali intenzioniponendosi in un atteggiamento di totale chiusura di fronte a queste ovvie e legittime pretese e hanno voluto spingersi molto più in là attaccando i diritti acquisiti di questi operai, decidendo di fornire la gestione del ciclo logistico dell’hub milanese ad un Consorzio a cui sono state dettate precise regole d’ingresso: togliere la garanzia dell’art.18 che tutelava i lavoratori presenti da anni nell’impianto facendoli ricominciare di nuovo da zero, esponendoli nuovamente alla precarietà del Jobs Act; non riconoscere gli accordi di secondo livello siglati con il Si Cobas, come il premio di risultato ma soprattutto gli importanti risultato raggiunti in sede Fedit come ad esempio la riduzione dell’orario di lavoro di due giorni in meno all’anno”.

E’ questa la situazione che ha portato, ancora una volta, ad un’ondata di scioperi e picchetti in tutta Italia. A Bologna, racconta sempre il Si Cobas, ieri sera è stata “impedita l’entrata nello stabilimento”, con una vera  e propria “serrata” da parte di Sda, perchè evidentemente “ai padroni non piace che gli operai possano decidere i tempi dello sciopero”. In seguito, raccontano gli attivisti del Laboratorio Crash che affiancano i facchini in mobilitazione, la polizia ha cercato di accerchiare il picchetto e di provocare i lavoratori, che però non hanno ceduto. Non è finita lì, perchè facchini e solidali in piena notte hanno spostato la protesta: “Blitz in via Zanardi alle poste. Se Sda dirotta la movimentazione merci gli operai dirottano il picchetto. Sciopero fino alla vittoria!”, scrive Crash.

Per il collettivo, anche l’impegno al fianco dei facchini in lotta rientra a pieno titolo nella campagna “Crash Again” lanciata per rispondere allo sgombero dell’8 agosto. Campagna che, dopo il grande concerto della scorsa settimana, tornerà di nuovo in piazza Verdi stasera a partire dalle 17,30: “Con più di 18 attori, poeti, e scrittori diamo appuntamento giovedì 21 in piazza Verdi per un ‘Crash letterario’ dove si alterneranno reading di poesia e prosa (tra cui il reading di opere di Pasolini di Capovilla), performance teatrali e presa di parola pubblica a sostegno degli spazi sociali e contro gli sgomberi. Una nuova occasione dopo il successo della manifestazione politica e culturale dello scorso giovedì in cui ‘la città dei senza voce’ ha espresso coralmente la propria voglia e passione per autogestire felicità e alternativa. Sgomberati i sogni dalla periferia ad agosto, adesso stanno attraversando il centro della città, per farsi sentire e riconoscere, per far incontrare istanze culturali e sociali diverse, e questa volta lo faremo tramite la poesia ed il teatro, con la promessa di tornare presto là dove ci è caro autogestire, abitare e vivere: nella periferia di Bologna.L’iniziativa sarà completamente autogestita e come sempre nel rispetto del territorio e di chi lo abita costruiremo insieme alcune ore di felicità e cultura dove nessuno è consumatore ma siamo tutti protagonisti. Crash again and again…”.